Pro e contro il nomos. I sofisti e il problema della giustizia
- Tipologia:
Tesi di Laurea di primo livello
- Anno accademico:
2008/2009
- Relatore:
- Mauro Mauro
- Università:
Università degli Studi di Milano
- Facoltà:
Lettere e Filosofia
- Corso:
Filosofia
- Cattedra:
Storia della filosofia antica
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 50
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 872.46 Kb
Descrizione Pro e contro il nomos. I sofisti e il problema della giustizia
La presente tesi è calata nella grecia del V sec. a.C. Come vedremo, l'epoca è assai affascinante soprattutto sotto il profilo della discussione etico-politica e ciò ha determinato la scelta di svilupparne un argomento filosofico. Il tema centrale del lavoro è incentrato sulla relazione dicotomica tra legge e natura, relazione che caratterizzò significativamente il dibattito nell'Atene di quel periodo. Due correnti di pensiero alternative si sfidano sul terreno, ancor oggi attuale, del rapporto tra valori etici e la concreta pratica politica, ovvero tra la legge astratta e convenzionale dell'uomo da una parte e la realtà imposta dall'ordine naturale dall'altra. I protagonisti di questa tesi sono i sofisti. Se per Aristotele costoro non sono neppure classificabili nella categoria dei filosofi, per Platone, invece, sebbene siano indubbiamente avversari pericolosi, in quanto teorici e portatori di valori dannosi per la collettività, rappresentano una sfida etico-teoretica e politica che merita di essere affrontata. Da Protagora ad Antifonte, passando per Gorgia, Glaucone, Trasimaco, Callicle (e altri), questi personaggi, portatori di un pensiero forte, a tratti persino spregiudicato ma anche inedito e innovativo, meritano ancora la nostra attenzione di uomini contemporanei, poiché pure l'epoca attuale non può prescindere dal loro contributo rispetto a tematiche inerenti l'indagine sull'uomo. Politica, etica, linguaggio, arte e retorica ne costituiscono, infatti, alcuni esempi.