Metodologia della teatroterapia. Aspetti educativi e relazionali
- Tipologia:
Tesi di Laurea di primo livello
- Anno accademico:
2005/2006
- Relatore:
- Ivano Gamelli
- Università:
Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà:
Scienze della Formazione
- Corso:
Scienze dell’Educazione
- Cattedra:
Pedagogia del corpo
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 60
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 1.10 Mb
Descrizione Metodologia della teatroterapia. Aspetti educativi e relazionali
La tesi illustra cos'è la teatroterapia, l'utilizzo della forma artistica del teatro, per affrontare in modo alternativo un percorso di cura, di riabilitazione o di prevenzione di una forma di disagio. Partendo dai campi di applicazione della materia si analizzano i tipi di intervento preventivo, terapeutico, riabilitativo, artistico, educativo e formativo. È anche analizzata la struttura della teatroterapia, che si può suddividere in tre elementi. Il primo elemento è il lavoro pre-espressivo, dove si interviene sull'inconscio, sulle possibilità espressive del proprio corpo, sul rapporto di sé con gli altri. Il secondo elemento è il lavoro espressivo, dove si agisce sui sentimenti, sull'improvvisazione che è formalizzata in azioni, in un'interpretazione proiettiva si sé sul personaggio che è messo in scena. Il terzo elemento è il lavoro post-espressivo, dove si procede in un'analisi dei vissuti e dove si può anche procedere in un approfondimento artistico del lavoro svolto. Nel 4° capitolo vengono analizzate le funzioni della teatroterapia, in riferimento soprattutto ai processi educativi e relazionali. Si analizzano il linguaggio non verbale e la sua funzionalità nel rapporto con gli altri, così come l'uso del linguaggio verbale. Un altro aspetto studiato è l'importanza del gruppo in un contesto educativo. Si esamina, inoltre, la funzione dello spettacolo finale, o transizione, in un percorso di teatroterapia. Nel 5° capitolo si affronta l'analisi di un corso di teatroterapia, descrivendo come deve essere costituito il setting e come si può strutturare un corso, in questa tesi; si è studiato un corso per adulti normodotati. Si è ipotizzato un percorso di dodici incontri dove ogni incontro è caratterizzato da un argomento, partendo dalla prima seduta, per poi continuare nei vari aspetti che costituiscono l'ossatura di un percorso di teatroterapia: la spontaneità, l'improvvisazione, l'azione, la voce, la forma, ecc. Il 6° capitolo racconta il percorso pratico di un corso per adulti, con la descrizione della struttura del corso, il tipo di partecipanti e come si è svolto. Al termine del corso è stata allestita una transizione-spettacolo aperta al pubblico e qui viene raccontato da cosa è nato e come è stato realizzato questo piccolo spettacolo. Dopo sei mesi dalla conclusione del corso sono state svolte delle interviste ai partecipanti al corso e sono state raccolte e analizzate, per capire quanto quel percorso di teatroterapia abbia influito sui partecipanti. Il capitolo conclusivo analizza i valori e le potenzialità di aiutare le persone con disagio di vario tipo, dalla semplice timidezza a più complesse situazioni di disagio (autismo, anoressia, bulimia, casi di violenza, ricovero in strutture protette o carcerarie, ecc.), a conoscersi meglio e a migliorare il rapporto con gli altri, all'interno del gioco teatrale finzione-realtà. Si lavora con gli strumenti del teatro ma senza forzare sulla "bravura” attoriale e lavorando sulle potenzialità espressive e sulla capacità di scoprire i propri limiti e cercare di superarli o conviverci, esaltando le proprie positività in un migliore rapporto con se stessi e con gli altri.