Una storia felina. Uomini e gatti inglesi in età moderna di Letizia Guinea

Una storia felina. Uomini e gatti inglesi in età moderna

Tipologia:

Tesi di Laurea di primo livello

Anno accademico:

2007/2008

Relatore:
Giuseppe Restifo
Corso:

Lingue e Culture Europee

Cattedra:

Storia istituzioni e cultura della Gran Bretagna

Lingua:
Italiano
Pagine:
3
Formato:
Pdf
Protezione:
DRM Adobe
Dimensione:
934.77 Kb

Descrizione Una storia felina. Uomini e gatti inglesi in età moderna

Come si può conoscere appieno la cultura di un Paese? Basta conoscerne la storia, leggerne romanzi e raccolte di poesie e ammirarne esterrefatti le statue o i monumenti? Non bisogna forse andare più a fondo e conoscere il comportamento di un determinato popolo in ogni ambito della vita? A mio avviso, i libri non bastano ed è per questo motivo che ho deciso di approfondire ulteriormente la mia conoscenza del popolo inglese. Ma nel momento in cui ho stabilito l'argomento di questo elaborato, restava una domanda: quale aspetto della vita inglese analizzare. L'idea mi è venuta osservando i miei gatti. Guardandoli ho pensato che loro hanno sempre fatto parte della mia vita. Allo stesso modo, l'uomo si è sempre trovato in contatto con la natura e con essa ha dovuto convivere fin dall'inizio dei tempi. L'ha ammirata, studiata, analizzata e modificata. Ha imposto su di essa le sue leggi e l'ha assoggettata al suo potere. Mi interessava parecchio questo rapporto tra uomo e natura e, in modo particolare, tra l'uomo e il gatto. Ho scelto il gatto non tanto per l'ammirazione che provo per questo animale ma piuttosto perché è stato a lungo maltrattato e perseguitato. Mi interessava comprendere in che modo esso fosse riuscito a farsi amare dall'uomo e, soprattutto, comprendere da che epoca storica l'uomo avesse cominciato a rispettarlo. Questo elaborato ha allora l'obiettivo di segnare le tappe principali dell'evoluzione storica del felino, dalla sua prima apparizione sulla Terra al suo primo passo sul suolo inglese, dagli anni bui della persecuzione agli anni di rivalutazione e ammirazione. In effetti, se si guarda da vicino la storia generale dell'uomo, il gatto è stato uno degli animali più maltrattati e sfortunati della storia. Il suo carattere indipendente e avventuroso è sempre stato visto come qualcosa di negativo. Nel gatto l'uomo vedeva dei vizi umani e per questo motivo insegnava al mondo intero a temerlo e sfuggirlo. Nel corso dei secoli ha individuato in esso tutta una serie di vizi e peccati che andavano di pari passo con la moda del tempo. Nella Bibbia non viene quasi mai nominato, eppure paradossalmente è stata la Chiesa che ha dato l'avvio alla sua persecuzione. Essa vedeva nel gatto lo spirito del demonio; l'uomo la lussuria della donna. Questi sono stati i fattori scatenanti che hanno fatto sì che papa Giovanni XXII desse l'avvio alla caccia alle streghe. Da allora in poi, il gatto si legò indissolubilmente alla donna e questo contribuì in modo più incisivo al suo maltrattamento. Questo animale è stato quello che maggiormente si è legato alla vita umana, proprio perché ne incarnava gli aspetti negativi. Inoltre, a differenza degli altri animali, il gatto ha impiegato più tempo per farsi rispettare e amare e per far cadere in disuso le superstizioni o sciocche credenze. Il periodo della sua rivalutazione coincide con un importante periodo storico: il Rinascimento. Si passava in quegli anni dall'ignoranza del Medioevo al sapere dell'età moderna. Proprio la nascita delle varie scienze ha permesso all'uomo di avere un approccio diverso con la natura, di studiarla scientificamente e non di trarne delle deduzioni per via di semplici analogie o simbologie. Il gatto, perciò, viene osservato anatomicamente, si mette in risalto la sua bellezza e la sua eleganza e si impara a trarre da esso dei vantaggi. L'uomo nota che è un abile cacciatore e che prova del piacere nell'accarezzarlo. Allora decide di servirsene per sbarazzarsi dei topi da vari luoghi: case, uffici postali, navi, campi. Impara anche a coccolarlo e ad amare la sua natura tranquilla. Le sue fusa lo rilassano, la sua bellezza lo affascina. La rivalutazione più importante avviene nell'Ottocento, quando si organizzano le prime esposizioni feline, si ritraggono nei quadri di famiglia o si scrivono romanzi nei quali il gatto è il protagonista o, comunque, svolge un ruolo importante. Da questo secolo in poi il gatto viene visto come un semplice animale. Esso finalmente si è spogliato di tutte le superstizioni. Nel corso di questo elaborato ho cercato di ricostruire tutti questi passaggi fondamentali e di approfondire l'analisi del complesso rapporto uomo – gatto. Ho notato come l'uomo abbia imparato a fondare la propria cultura sull'osservazione diretta, sull'esperienza e sulla scienza e come, parallelamente, si sia liberato dell'ignoranza sulla quale si ergevano molte sue credenze. Mi sono interessata allora a tutti i testi che parlavano della storia evolutiva dei felini e, in modo particolare, mi sono soffermata su quelli che analizzavano vari aspetti della vita inglese. Ad esempio, ho trovato interessante leggere una serie di proverbi o credenze popolari sui gatti oppure scoprire degli aneddoti riguardanti semplici contadini o conti e baroni inglesi.

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