Per non dimenticare. La resistenza al nazismo tra storia e letteratura di Patrizia Riente

Per non dimenticare. La resistenza al nazismo tra storia e letteratura

Tipologia:

Tesi di Laurea di secondo livello / magistrale

Anno accademico:

2009/2010

Relatore:
Alessandra Schininà
Correlatore:
Maria Cristina Pestarino
Corso:

Lingue e Culture Europee

Cattedra:

Letteratura tedesca

Lingua:
Italiano
Pagine:
82
Formato:
Pdf
Protezione:
DRM Adobe
Dimensione:
5.95 Mb

Descrizione Per non dimenticare. La resistenza al nazismo tra storia e letteratura

Quello che colpisce ripercorrendo la storia del secolo scorso è sicuramente la quantità di avvenimenti che si sono succeduti in un tempo tutto sommato breve nei più svariati campi, da quello industriale a quello tecnologico, passando da quello scientifico e culturale. Trasformazioni profonde, che hanno cambiato il volto dell'Europa e di gran parte del mondo, sia in positivo, consentendo uno stile di vita migliore, sia in negativo, accentuando purtroppo sempre di più il divario tra Paesi ricchi e Paesi poveri e sfruttando troppo spesso le risorse del pianeta senza il minimo scrupolo. Uno degli eventi che ha segnato profondamente la storia dell'Europa è stata senza dubbio l'ascesa al potere in Germania del nazionalsocialismo, con la sua carica di crudeltà e spregiudicatezza, accompagnata dagli atroci misfatti perpetrati durante il secondo conflitto mondiale, che portarono alla persecuzione di migliaia di Ebrei, oppositori politici, obbiettori di coscienza, portatori di handicap, zingari e chiunque fosse considerato dal regime per un qualsiasi motivo non corrispondente agli ideali di arianità e purezza tanto declamati. La profonda ferita lasciata da quegli eventi è ancora oggi aperta e non rimarginata del tutto, nonostante la presa di coscienza collettiva e il riconoscimento da parte della Germania delle proprie responsabilità. Vero anche, però, che non si può imputare a coloro che vivono oggi le colpe dei loro padri o, addirittura, dei loro nonni; il dovere delle generazioni attuali non è quello di cercare a tutti i costi dei colpevoli ma di mantenere vivo il ricordo di ciò che è successo e, soprattutto, di coloro che persero la loro vita perché considerati "diversi” o per aver avuto il coraggio di opporsi a un regime spietato di cui non condividevano le azioni. Il mio obiettivo è quello di far rivivere, grazie anche all'importante contributo della letteratura sull'argomento, storie di uomini e donne che in vari Paesi ebbero il coraggio di vivere "controcorrente”, decidendo di non farsi sopraffare dal male più pericoloso che può insinuarsi tra gli esseri umani: l'indifferenza. Una prima parte di questo lavoro è dedicata alle storie di alcuni dei più importanti esempi di resistenza in Germania e Austria, soffermandosi, in particolar modo, su casi di singoli oppositori (che aiutarono i perseguitati spinti da sincera umanità), sulla resistenza dei gruppi politici e religiosi (mossi da un'avversione ideologica contro un regime violento e sopraffattore), infine, su quella militare, messa in atto da ufficiali di ogni grado che vedevano nel führer la rovina della Germania. Viene, inoltre, approfondito un aspetto poco conosciuto della lotta al nazismo, cioè la resistenza degli internati nei campi di prigionia. La seconda parte è dedicata al mondo della letteratura, che, in passato come pure ai giorni nostri, ha il compito di preservare la memoria di quei fatti e di far conoscere al mondo il coraggio e l'umanità delle persone che lottarono contro il regime: le opere di autori del passato, come Klaus Mann e Jura Soyfer, e contemporanei, come Erich Hackl, hanno dato e continuano a dare un importante contributo alla causa della memoria.

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