Tennis, Tv, trigonometria, tornado (e altre cose divertenti che non farò mai più) di David F. Wallace edito da Minimum Fax

Tennis, Tv, trigonometria, tornado (e altre cose divertenti che non farò mai più)

Editore:

Minimum Fax

Collana:
Sotterranei
Traduttore:
Ostuni V., Testa M., Raimo C.
Data di Pubblicazione:
1 maggio 1999
EAN:

9788886568760

ISBN:

8886568762

Pagine:
317
Argomento:
Prosa letteraria
Acquistabile con la

Descrizione Tennis, Tv, trigonometria, tornado (e altre cose divertenti che non farò mai più)

Il libro è la seconda parte di un volume di acuti pamphlet ed esilaranti, impietosi reportage sul costume e la cultura americana (e occidentale in genere) di oggi; la prima parte si intitolava "Una cosa divertente che non farò mai più".

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 2 recensioni

Tennis, Tv, trigonometria, tornadoDi B. Ugo-23 luglio 2011

E' stato il mio primo incontro conn la scrittura dell'autore americano recentemente scomparso. Mi piace la sua capacità di piazzare la battuta giusta in ogni momento. Apprezzo lo stile, riesce ad esserti amico nonostante il tutto sia pieno di riferimenti a determinati aspetti della cultura americana, ad autori e a situazioni che magari non si conoscono. Belle le dissertazioni sul mezzo televisivo, cose che oggi dovrebbero essere trasferibili e aggiornabili a Internet. Bellissimo l'articolo Midwest, è un americano che si rende conto delle americanate. Bellissima soprattutto la parte dedicata a David Lynch e ai suoi film. Soltanto in un paio di occasioni (e per poche righe) scade in quell'over-analyzing che da tipico cinesnob, categoria che non amo. Per il resto mi è stato di conforto: alcune cose di Lynch le avevo capiteintuite anche da solo, Wallace mi ha dato conferme. Buon per me. Un po' noioso quando parla di tennis, ma non è colpa sua, più che altro è l'argomento che mi interessa poco.

Saggi che hanno del saggioDi F. Annapaola-31 luglio 2010

Dopo cinque libri ho capito che DFW dà il meglio di sé quando fa il saggista (intendiamoci, quando fa il narratore fa comunque il Narratore della Madonna). Le dissertazioni su televisione/postmodernismo/cultura pop e sul cinema di David Lynch sono illuminanti, esaltanti, offrono punti di vista alternativi e critici, sono situazioni sotto la lente d'ingrandimento, rincorse dal bisogno di verità. Tutto è pervaso dalla verità. E Wallace quando scrive, se non la smaschera, ci arriva fottutamente vicino. Che parli della trigonometria o dell'eziologia delle scorregge. Consiglio: prima di leggere il saggio su Lynch, sparatevi la sua filmografia, tutta quanta.