Te lo giuro sul cielo

Te lo giuro sul cielo di Luigi Maieron è un racconto autentico, di un mondo ormai quasi scomparso, che vive sulle montagne e che si nutre di stelle e di paglia. Con la prefazione di Mauro Corona che ne venera lo stile e la scrittura netta, ma estremamente consolante, Maieron racconta la storia di Cecilia, una ragazza che vive a Cercivento, un paese il cui nome significa “circondato dai venti” e che si affaccia sulle alpe carniche, nel Friuli di qualche decennio fa. Cecilia è irriverente, è comica, non tradisce mai i suoi intenti perché è incredibilmente autentica e con queste caratteristiche vive anche il suo primo amore, la sua scommessa con un mondo eterno e sempre uguale, che non si smuove di un passo, nonostante le idee e le volontà dei più giovani. Tanti sono i personaggi che ruotano intorno a Cecilia e al suo piccolo mondo antico: Augusta, Pio, Genesio, la comare Teresine, Nodal, Anna, Nel, tutti particolari, tutti descritti da Maieron con esattezza, fotografandone le caratteristiche come in un album di famiglia. Il dialetto friulano è la lingua che fa da tramite tra lo scrittore e il lettore e la terra che fa da sfondo, la Carnia, è assoluta protagonista di questo quadro letterario ed artistico. Il modo di raccontare e raccontarsi dei personaggi è singolare, a volte sopra le righe, ma sempre vero e autentico, conducendo per mano il lettore in un universo di cime, tramonti, sorrisi, donne con il fazzoletto.