Le streghe di Smirne di Mara Meimaridi edito da E/O
Alta reperibilità

Le streghe di Smirne

Editore:

E/O

Data di Pubblicazione:
13 Marzo 2009
EAN:

9788876418594

ISBN:

8876418598

Pagine:
621
Formato:
brossura
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Trama Le streghe di Smirne

Un divertente catalogo di cattiverie, astuzie e sapienze femminili per conquistare e sottomettere i maschi, sbaragliare la concorrenza e difendersi dall'emarginazione. A Smirne, città cosmopolita sulle coste della Turchia, tra il XIX e il XX secolo, un gruppo di donne tesse trame diaboliche, intrighi e inganni, in un mondo duro di subalternità femminile, fame e conflitti tra etnie. La strega turca Attarte è la 'madre', colei che 'vede', decide e cambia i destini. Sotto la sua guida le greche Eftalia e la figlia Katina compiranno un'ascesa sociale strepitosa, sollevandosi dalla miseria per arrivare al controllo della città attraverso i successivi matrimoni di Katina con magnati del cotone e del tabacco, armatori e pascià.

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3 di 5 su 2 recensioni

Da una generazione all'altraDi a. stefano-21 Marzo 2012

Un mondo in cui, le donne di ieri, non potendo agire direttamente, usano una politica tutta loro per farsi strada nel mondo degli affari, in un incontrastato regno maschile. Le streghe di smirme è più che altro un mettere in pratica certe piccole "magie" quotidiane. E' un bel romanzo, del genere "da una generazione all'altra".

Le streghe di SmirneDi T. Paola-28 Luglio 2011

Il problema di questo romanzo è solo uno: è eccessivamente lungo e prolisso. Forse le 600 pagine sono un po' troppe e l'autrice non riesce a reggere tutti i fili che tesse. Infatti, è bello ed intrigante nei ricordi e nelle narrazioni della Smirne nei 40 anni a cavallo tra XIX e XX secolo. Con il suo sapiente catalogo di cattiverie, astuzie e sapienze femminili tese alla conquista del maschio che, in quelle società di 150 anni fa, faceva il bello ed il cattivo tempo. Con il sapiente tocco storico, che riporta alla vita di quella città che fu Smirne sino alla guerra civile del 1922, con il dominio della componente greca, più colta, più preparata, dei turchi allora un po' sbandati. Seguiamo così l'ascesa della greca Katina, che viene dalla campagna, aiutata prima dalla madre vera Eftalia, poi dalla grande strega madre, la turca Attarte. Le pozioni d'amore, i filtri ed altre stregonerie bianche porteranno la brutta Katina ad una serie di matrimoni, perché quello è il solo modo per le donne di uscire dalle secche di una vita dove non hanno accesso ad altri strumenti culturali (e qui si nota e con verve la sua formazione pedagogica infantile) . Matrimoni che sono uno più favorevole dell'altro (d'altra parte sono streghe, no? ) , con i magnati prima del tabacco, poi del cotone. Fino ad ingraziarsi anche il buon Pascià turco (benevolmente innamoratosi di questa campagnola che splendidamente sa cavalcare) , e che ne salverà la famiglia al momento delle lotte intestine degli anni venti. Poi, quando si salta all'oggi, l'intrigo delle streghe si fa pesante, contorto, sembra cercare di dire cose "nascoste" ed anche la scrittura si fa poco avvincente. Si certo, la pronipote, la buona Maria (ahi ahi) avrà l'eredità streghesca, ma per farne che? Quali saranno i passi odierni? Ecco, queste sono le 200 pagine che avrei tagliato, perché non sempre scrivere tutto serve a rendere migliore un libro. Ricordo sempre l'insegnamento di Flaubert: scrivete tutto, e poi cominciate a rivedere, tagliando, tagliando, tagliando, finché non avrete uno scritto leggibile e consistente. Consiglio che giro alla nostra sapiente archeologa greca.