Straniero in terra straniera di Robert A. Heinlein edito da Fanucci
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Straniero in terra straniera

Editore:

Fanucci

Traduttore:
Pinna M.
Data di Pubblicazione:
24 ottobre 2017
EAN:

9788834733943

ISBN:

8834733940

Pagine:
619
Formato:
brossura
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Trama Straniero in terra straniera

Valentine Michael Smith è nato durante la prima missione umana su Marte ed è l'unico sopravvissuto alla spedizione. Cresciuto dai Marziani, non è abituato al contatto con gli esseri umani, e al suo rientro sulla Terra è completamente inconsapevole di tutto ciò che lo sta aspettando. Michael, infatti, non ha idea di cosa siano le donne, non conosce le culture terrestri né il concetto di religione. Spedito sulla Terra dovrà imparare a diventare un umano e a comprendere i pregiudizi e le abitudini sociali, a lui alieni. Il suo ritorno è carico di conseguenze: è l'erede di un gigantesco impero finanziario, oltre che il padrone di Marte. Sotto la protezione dell'irascibile Jubal Harshaw, il giovane Michael scopre ed esplora il senso morale degli esseri umani e il vero significato dell'amore puro. Fonda una sua chiesa, predicando l'amore libero e diffondendo le capacità psichiche che ha acquisito dai Marziani, affrontando con forza e determinazione l'inevitabile destino riservato a ogni Messia. Le sue credenze e i suoi poteri, che vanno ben oltre i limiti dell'uomo, condurranno a una trasformazione che altererà inevitabilmente e per sempre gli abitanti della Terra... Prefazione di Virginia Heinlein.

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4 di 5 su 4 recensioni

Un libro da leggereDi C. Vincenzo-18 febbraio 2011

Lessi questo libro da bambino, dietro suggerimento di mio zio. Ero decisamente troppo piccolo per capirlo ed apprezzarlo e ciò nonostante lo apprezzai. Per via dell'età mancai di cogliere tanti elementi, ma sicuramente mi accorsi di quella che era l'idea di fondo. In quanto esseri umani, ragioniamo e viviamo soltanto in uno dei tanti modi possibili, e molti dei mali di questo mondo dipendono in pieno dalla nostra stupidità e dalla nostra naturale predisposizione ad auto-sabotarci. Niente male, per essere un libro di fantascienza. Molto adatto anche a chi - come me - non sia appassionato del genere.

Uno sguardo sul futuro Di c. gabriele-14 gennaio 2011

Quando lessi questo libro, oltre 40 anni fa, ero un liceale e mi aprì un mondo nuovo, eravamo nel periodo del '68, che mi spinse a cercare di fare qualcosa per migliorare e innovare il mondo; in breve, mi spinse a cercare nuove strade. Mi diede una carica ideale che mi accompagnò per molti anni.

Un libro meravigliosoDi C. Marco-26 luglio 2010

Un libro che mostra il mondo con gli occhi di chi non vi è nato e scopre tutta l'ipocrisia e i tabù e limitazioni assurdi che ci siamo autoimposti, impauriti di concederci e concedere libertà.

Un hippy marzianoDi s. gianfranco-20 luglio 2010

Nel 1961 Robert A. Heinlein (1907 – 1988) ottiene il suo maggior successo, tracimando oltre i limiti del genere. Straniero in terra straniera (Stranger in a strange land) diventa infatti uno dei manifesti della controcultura americana. Si diffuse addirittura la leggenda metropolitana che fosse uno dei libri preferiti di Charles Manson. Il romanzo narra di un giovanotto che viene allevato dai marziani, torna sulla Terra dotato di strani poteri, scopre di essere proprietario del pianeta rosso e fonda una religione basata sul libero amore. Nelle sue – troppe - pagine il romanzo segue tre filoni; avventuroso, satirico e filosofico. Se nei primi due aspetti riesce, il terzo contribuisce ad allungare accessivamente la zuppa. Senza dire che oggi sembra troppo legato a un periodo, anche se pare che lo scrittore l’avesse pronto da anni e che l’avesse tenuto da parte aspettando tempi che ne accettassero le tematiche libertarie e sessuali. È da qui in poi che Heinlein comincerà a prendersi troppo sul serio, producendo tomi ponderosi, sempre più predicatori, la cui vastità è inversamente proporzionale all’interesse che riescono a suscitare. Fatte salve le doti di narratore, inficiate dalla verbosità ma ancora invidiabili, Straniero in terra straniera rischia ormai di valere solo come documento di un’epoca.