Strani attrattori. Antologia di fantascienza radicale
- Editore:
ShaKe
- Collana:
- Cyberpunkline
- Data di Pubblicazione:
- 12 settembre 2008
- EAN:
9788888865720
- ISBN:
8888865721
- Pagine:
- 270
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Racconti, ANTOLOGIE (ESCLUSE LE ANTOLOGIE DI POESIE)
Trama Strani attrattori. Antologia di fantascienza radicale
Alla fine degli anni Ottanta, sulle migliori riviste e fanzine di fantascienza americane e inglesi, viene pubblicato un annuncio che invita a spedire contributi per la redazione di un'antologia riservata a brani censurati dagli editori "commerciali" a causa della durezza degli argomenti trattati o dello stile spericolato. Il risultato sconcerta gli stessi promotori dell'iniziativa: "classici" come Farmer, "cattivi maestri" della newwave come Ballard e Burroughs, i migliori esponenti del cyberpunk, primi tra tutti Sterling e Gibson, e le "speranze" della nascente scena underground rispondono entusiasticamente inviando stupendi racconti brevi. Questa raccolta viene allora affidata a tre grandi maestri della scrittura fantascientifica e radicale, P. L. Wilson (più noto come Hakim Bey) Rudy Rucker e R. A. Wilson: il prodotto finale è una miscela esplosiva di sperimentalismi, argomenti scottanti, provocazioni culturali, statement politici e humour nerissimo. Questo volume è l'edizione italiana (curata da Fabio Gadducci e Mirko Tavosanis) di una delle più importanti antologie di fantascienza, considerata dai critici allo stesso livello di "Dangerous Visions" e "Mirrorshades", una raccolta che ha messo in luce le gravi contraddizioni dell'editoria mainstream e le potenzialità creative della più completa libertà di scrittura. Completano il volume le illustrazioni dei migliori artisti della scena alternativa americana.
Recensioni degli utenti
Antologia di fantascienza (troppo) radicale!-14 luglio 2010
Come in tutte le antologie ci sono racconti buoni e meno buoni, sicuramente non è un genere facile il cyberpunk da digerire, ma a parte i lavori degli affermati Shirley, Rucker, Ballard, Sterling, Di Filippo, Farmer, ho trovato solo i racconti di Blumlein e Stang degni di nota, anche se a tinte forti. Per il resto... meglio dedicarsi ad altre letture.