Strange. Principio e fine di J. Michael Straczynski, Sara Barnes, Brandon Peterson edito da Panini

Strange. Principio e fine

Editore:

Panini

Traduttore:
Ronchetti P. P.
Data di Pubblicazione:
novembre 2005
EAN:

9788883434648

ISBN:

8883434641

Pagine:
144
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Descrizione Strange. Principio e fine

Esiste una dimensione inaccessibile ai sensi e alla ragione. È la dimensione spirituale, riservata a intelletti superiori. Chi riesce ad aprirsi un varco in essa rischia di lasciare aperti spiragli attraverso i quali potrebbero insinuarsi esseri ostili che popolano le oscurità di quella regione. Ma c'è un guardiano che veglia affinché il male non raggiunga il nostro mondo. Una saga completa scritta da J.M. Straczynski e Sara "Samm" Barnes e disegnata da Brandon Peterson.

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1 di 5 su 1 recensione

Un dottore inutileDi s. gianfranco-14 luglio 2010

Se, come si diceva, persino il sommo Omero a volte sonnecchia, figuriamoci J. Michael Straczynski. Ma qui il difetto non sta tanto nelle capacità dello sceneggiatore, capace e originale quando può, quanto nella mania Usa dei supereroi e nello strapotere dei conglomerati editoriali. Marvel e DC comprano a peso d’oro il lavoro dei migliori per costringerli a rimestare nel calderone dei vari uomini ragni e superman, raccontando all’infinito la stessa storia, fatta in genere di molto poco. Le variazioni possibili sono due: o si rinarrano, per modernizzarle, le origini di un personaggio o lo si fa morire per farlo rapidamente rinascere. Qui si ridice, con una miniserie in 6 parti del 2004, la genesi del dottor Strange, personaggio tra i primi prodotti dall’universo Marvel (esordisce su Strange Tales 110, del luglio 1963). All’epoca piacque molto, e meritatamente, grazie ai disegni di Steve Ditko e all’originalità del personaggio. Questa inutile banalità non sfiora neppure la gloria che fu. Ecco il solito chirurgo in carriera che preferisce il successo all’etica, ignorando per di più certe allusioni rivoltegli durante il praticantato in Tibet. Ma il destino, moralista e mai disposto a farsi gli affari propri, lo punisce con una malformazione alle mani. In realtà, non è un fatto casuale, essendo il dottore un predestinato (l’eletto, in realtà). A lui toccherebbe opporsi al terribile demone Dormammu. Che infatti cerca di papparselo in un boccone. Ma interviene un mentore asiatico – l’Antico - per ammaestrare il dottore nelle arti magiche e marziali. Eccetera eccetera. A rendere ancora più indigesta la faccenda c’è il fatto che è non neppure tutta farina del sacco di Straczynski, dato che lo sceneggiatore, oberato dal lavoro, ne ha affidato i dialoghi a una collaboratrice. Non è cosa da poco: lo stile è tutto, anche nel fumetto. E i dialoghi ne sono parte fondamentale. Non è sempre necessario pretendere storie originali, ma almeno ben narrate sì. In questa storiella alimentare, non c’è traccia né di inventiva né di stile. Riservata solo ai fanatici Marvel.