La strada di Smirne di Antonia Arslan edito da Rizzoli

La strada di Smirne

Editore:

Rizzoli

Data di Pubblicazione:
16 aprile 2015
EAN:

9788817080644

ISBN:

8817080640

Pagine:
285
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama La strada di Smirne

La fuga è finita. Al sicuro sulla nave che li condurrà in Italia, Shushanig e figli si lasciano alle spalle le atrocità che hanno sconvolto la loro vita e quella di tante famiglie armene. Quello è il passato, conservato per sempre tra le pagine della "Masseria delle allodole." Ora, mentre in Italia i figli di Shushanig si adattano dolorosamente a una nuova realtà, Ismene, la lamentatrice greca che li ha strappati alla morte, cerca di salvare altre vite, prendendosi cura degli orfani che vagano nelle strade di Aleppo. Ma proprio quando, nella Piccola Città dove tutto ha avuto inizio, qualcuno torna per riprendere quel che gli appartiene, ogni speranza di costruire un futuro cade in frantumi. La narrazione di Antonia Arslan testimonia le vicende di un popolo condannato all'esilio e dipinge un mondo vivo e pulsante di donne e uomini straordinari.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 2 recensioni

Ma è veramente finita!Di l. stefania-20 aprile 2012

Questo libro è la "conclusione" (se così si può definire) della tragedia vissuta dalla famiglia Arslanian e così ben narrata nel famoso "La masseria delle allodole". E' bene leggerlo poco dopo il primo libro così appaiono più immediati i collegamenti fra gli svariati personaggi e luoghi descritti in ambedue i testi. Sicuramente è meno appassionante del primo libro, ma probabilmente dipende dallo stato emotivo del lettore che si sente un po' più rilassato (il peggio è passato) . Assolutamente da leggere anche per capire quali strascichi (anche a distanza di tempo) possano avere nella mente umana delle tragedie vissute in prima persona.

Non sono riuscito a finirloDi m. giorgio-18 ottobre 2010

Mentre ho letto La masseria delle allodole e non mi è dispiaciuto, non sono riuscito ad appassionarmi alla lettura di quest'altro e non sono riuscito a finirlo, peccato, potrebbe anche essere che fossi io nel periodo della... tentata lettura poco predisposto, vedrò di riprenderlo più avanti.