Sulla strada di Jack Kerouac edito da Mondadori

Sulla strada

Editore:

Mondadori

Edizione:
3
Traduttore:
Caramella M.
Data di Pubblicazione:
4 marzo 2006
EAN:

9788804557319

ISBN:

8804557311

Pagine:
464
Disponibile anche in E-Book
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Trama Sulla strada

Sal Paradise, un giovane newyorkese con ambizioni letterarie, incontra Dean Moriarty, un ragazzo dell'Ovest. Uscito dal riformatorio, Dean comincia a girovagare sfidando le regole della vita borghese, sempre alla ricerca di esperienze intense. Dean decide di ripartire per l'Ovest e Sal lo raggiunge; è il primo di una serie di viaggi che imprimono una dimensione nuova alla vita di Sal. La fuga continua di Dean ha in sé una caratteristica eroica, Sal non può fare a meno di ammirarlo, anche quando febbricitante, a Città del Messico, viene abbandonato dall'amico, che torna negli Stati Uniti.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 10 recensioni

DeludenteDi l. angelo-30 marzo 2012

Due amici vagano da una parte all'altra dell'America, lavorando quando capita, commettendo piccoli furti e passando il tempo a fumare ed ubriacarsi. Qualche rissa e del sesso occasionale fanno da cornice ad un vagabondaggio che agli occhi del lettore attento appare quasi subito fine a sé stesso. I due personaggi, in realtà, fuggono dalla paura della morte e dalla noia, ma nella loro ripetitività finiscono col diventare noiosi. Chissà se l'autore se ne sarà mai accorto.

On the roadDi C. Adele Maria Rosa-23 marzo 2012

La giovinezza, la spensieratezza, la strada, la polvere, il viaggio, l'america da costa a costa, ingredienti di un romanzo che considero enormemente sopravvalutato. E' una lettura circolare, nel senso che nonostante il movimento continuo del protagonista, sembra di rivivere le situazioni, e i personaggi incontrati non hanno quello spessore e quell'originalità per rimanere indimenticabili. Aspettative deluse.

Sulla stradaDi S. Goffredo-14 novembre 2010

Il libro è di una noia straziante, senza costrutto, i vagabondaggi per l'America di Kerouac non mi hanno lasciato assolutamente niente, e lo stile di scrittura così volutamente sciatto mi ha reso ulteriormente sgradevole la lettura.

Sulla stradaDi m. Lucio-1 novembre 2010

Gran parte della fascinazione legata a questo libro probabilmente e' dettata dal periodo particolare in cui l'ho letto. Giugno, l'estate alla porte, ero innamorato, nel walkman imperava Elliott Smith con "Son of Sam" e la sua liberatoria proposta di fuga da tutto e tutti

On the roadDi r. cristina-13 ottobre 2010

Il libro cult della Beat Generation. Non mi sento di dare un giudizio nè negativo nè positivo. Mi è rimasto abbastanza indifferente, non mi ha comunicato nulla, è un girovagare continuo senza crescita.

Sulla stradaDi n. pietro-1 ottobre 2010

Un viaggio da "una costa all'altra dell'America", dall'Est della giovinezza al West e al Sud del futuro (e dell'avventura). Un romanzo che non vuole esprimere alcuna morale, ma solo narrare un modo di vita; che questa descrizione porti nella lettura un valore morale è qualcosa di indiretto. Gli scrittori spesso, forse sempre, somigliano ai personaggi dei propri libri; questo, in Kerouac, è ovvio e voluto, perché nei suoi romanzi l’autore non cerca altro che di esprimere sé stesso e il modo di vivere che rappresenta, le esperienze che incarna: i libri di Kerouac esprimono Kerouac, che nelle sue parole e nel suo volto esprime una generazione intera, quella della beat generation. Truman Capote disse che Kerouac non scriveva, ma batteva a macchina: nulla di più vero, perché non dobbiamo vedere in Kerouac un genio di creatività, egli, semplicemente, romanzava sé stesso e quanto gli ruotava attorno. Non dovette faticare a scrivere i suoi libri, doveva scriverli di getto: allo stesso modo, i suoi libri vanno letti di getto, senza fermarsi, o non si finiscono. La loro prosa naturalmente scarna, il loro contenuto volutamente ripetitivo, possono stancare, se non si legge il libro tutto d’un fiato: e ciò che insegna, forse senza saperlo, è proprio a leggere il libro del mondo, della vita, tutto d’un fiato, fino alla feccia della sua quotidiana ripetitività, pesante come l’asfalto della strada che percorriamo ogni giorno; strada che percorriamo anche senza volerlo, a prescindere dai nostri programmi, dai nostri desideri, dalle nostre preoccupazioni.