Le storie degli altri
- Editore:
Guanda
- Collana:
- Narratori della Fenice
- Traduttore:
- Pignatti L.
- Data di Pubblicazione:
- 5 marzo 1999
- EAN:
9788882460891
- ISBN:
8882460894
- Pagine:
- 288
- Formato:
- rilegato
Trama Le storie degli altri
Barnaby Gaitlin è il rampollo di una famiglia agiata di Baltimora. Alle spalle ha un matrimonio fallito e un'adolescenza irrequieta, dovuta più ad una curiosità invadente che ad altro. Ora, a trent'anni, ha messo un po' d'ordine nella sua vita, trovando in Sophia una donna adatta a lui. Ma quando una somma di denaro scompare dalla casa della zia di Sophia, dove talvolta lavora, i sospetti cadono inevitabilmente su di lui. E' il suo destino, frutto di quel suo interessamento stravagante, un po' morboso, ma in fondo bonario, per i fatti degli altri, del suo desiderio di ricucire i brandelli sfilacciati delle vicende proprie e altrui in un mondo di relazioni umane spesso superficiali e troppo inconsistenti.
Recensioni degli utenti
Un ragazzo diverso-15 agosto 2010
Ho acquistato “Le storie degli altri” durante un’incursione in libreria per gli sconti estivi. Solo dopo aver divorato, stupita, il romanzo, ho scoperto il calibro di Anne Tyler e il meritatissimo Pulitzer. Anne Tyler mi ha restituito una dimensione di lettura che non riuscivo a trovare nei contemporanei libri pubblicizzati e acclamati: spesso horror, noir, gialli. Libri ad alta tensione costruiti già pensando all’uscita del film, senza minima introspezione psicologica, senza ombre, senza rapporti interpersonali. Insomma, un po’ sola, senza sapere dove cercare, dopo aver deciso di frugare nella letteratura contemporanea, con piacere leggo di un giovane personaggio fuori dalle righe e dall’ordinario, di descrizioni di anziani non stucchevoli e non disgustate, dell’amore per le piccole cose, per i dettagli, per i ricordi. Non mi ha convinto il finale, rispetto al resto del romanzo, ma rimane assolutamente una lettura da fare, per capire gli altri, per riacquisire nel nostro vocabolario e nella nostra vita il senso del rispetto, il gusto del dono.