E le stelle stanno a guardare di A. Joseph Cronin edito da Bompiani
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E le stelle stanno a guardare

Editore:

Bompiani

Edizione:
8
Traduttore:
Coardi C.
Data di Pubblicazione:
17 ottobre 2001
EAN:

9788845249846

ISBN:

8845249840

Pagine:
560
Disponibile anche in E-Book
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Trama E le stelle stanno a guardare

Sullo sfondo delle miniere del Galles, una storia umanissima di grandi, fondamentali conflitti sociali, civili e sentimentali. Nel cuore dei protagonisti divampa la lotta per ottenere più giustizia, libertà e realizzare finalmente un ideale e un progetto di vita più felice. Molti sono i contrasti e i conflitti che Cronin ritrae con sottile e attenta psicologia, dando ai personaggi una profondità autentica, che si può riscontrare solo nei ritratti dei grandi e affermati romanzieri. Il soffio della vita vissuta è presente in tutto il libro ed è la caratteristica che ha fatto conoscere Cronin.

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4 di 5 su 4 recensioni

Cronin e FollettDi M. Amalia-1 febbraio 2012

Drammatica e approfondita, la vicenda di questo libro coinvolge i membri di due famiglie, una di minatori gallesi e una di proprietari di miniere. Si respira un clima di ingiustizia e incomprensione. L'ingiustizia sta nella società strutturata in funzione di ricchi e potenti, che abusano dei loro privilegi, ma anche trascinano la nazione in guerra. L'incomprensione sta tra i membri delle singole famiglie, costretti talora a confronti intollerabili e scontri per la vita. Il libro si chiude come si era aperto, ribadendo che nulla è cambiato, che le ingiustizie sono quelle di sempre. Un circolo vizioso. Tra i libri di Cronin questo non è il mio preferito, tuttavia ne riconosco l'importanza, sia come testimone, sia come ispiratore. Come testimone, perché lo stesso Cronin assistette in qualità di medico a una sciagura mineraria analoga a quella descritta qui e poi conclusasi positivamente (è narrata nella sua autobiografia) . Come ispiratore, perché anche Follett, gallese, ha ripreso i temi sociali di questo ambiente e li ha magistralmente sviluppati nel suo ultimo romanzo. Perciò grazie, Cronin.

Un'amara realtàDi D. Marta-10 settembre 2011

Romanzo molto amaro, in cui si succedono disgrazie su disgrazie. Anche il finale non è lieto e sembra far ritornare tutto come era all'inizio, caricando sulle spalle dei personaggi positivi, il cui intento era quello di cambiare il mondo per far trionfare la giustizia, l'ennesima delusione. Una realtà che le stelle seguono dall'alto, senza lasciarsi sfiorare dai problemi e dai dolori degli uomini, assistendo impassibili ad eventi che nessuno riesce a fermare e ad impedire.

E le stelle stanno a guardareDi A. silvio-29 ottobre 2010

Ci si chiede spesso quali siano i parametri per cui un'opera possa definirsi capolavoro; io non sono un'esperta del settore ma sono certa che un'opera d'arte, per esser definita tale, deve contenere un messaggio universale che possa esser recepito pienamente, a prescindere dall'epoca storica in cui ci si muove. La magia dell'arte è nel messaggio che si comunica uguale, eppure sempre moderno, nel corso del tempo. The stars look down, pubblicato nel 1935, è il capolavoro di A. J. Cronin, medico e chirurgo prima che scrittore. Cronin, forte della sua esperienza come ispettore medico minerario, ci racconta la cupa realtà dei minatori di Sleescale, cittadina mineraria fittizia, collocata sulla costa del Northumberland. All'interno del romanzo i minatori non hanno valore individuale ma identificano la loro classe sociale; eccoli, sembra di vederli mentre avanzano Cronin racconta diverse storie che, intrecciandosi, creano una trama sapientemente elaborata e mostrano al lettore delle semplici, ma apparentemente inalterabili, verità. In primis, il rapporto tra lavoratori e datore di lavoro è illustrato come necessariamente basato sulla sottomissione dei primi; infatti, nel momento in cui il padrone della miniera diventa attento alla sicurezza dei suoi dipendenti, viene trattato alla stregua di una femminuccia, privo di autorità e immeritevole di rispetto. L'unico modo per farsi apprezzare dalla massa sembra essere quello di ingannarla, promettondo cose che mai succederanno; il popolo non vuole la concretezza delle piccole cose, preferisce sognare i cambiamente radicali, palesemente utopici. Il rappresentante del popolo non può essere un uomo onesto (e questo lo dimostra anche ciò che accade nel nostro paese): il capo è colui che dal basso è riuscito ad arrivare alla vetta della piramide sociale, pestando i piedi a tutti e senza il minimo scrupolo morale. L'uomo che invece insegue ideali tangibili allo scopo di migliorare il tenore di vita del proletariato, allontanandolo dal timido riflesso del successo di un'unica persona, viene scartato, anche lui soccombe alla dura legge dell'evoluzione della specie: solo il più forte sopravvive e l'onestà sembra essere una zavorra inutile nel delicato processo dell'autoconservazione. Cronin è un maestro nel tratteggiare i numerosi personaggi che popolano questa storia, facendoceli conoscere nelle loro meschinità quotidiane e riferendoci i loro pensieri più nascosti. Incollata alle pagine, mi sembrava di osservare lo svolgersi degli eventi dall'alto, in compagnia delle stelle... P.S.: L'unica cosa che sminuisce la grandezza di questo romanzo è la traduzione italiana: alcuni nomi propri sono tradotti in italiano ed altri no, alcune espressioni sono lasciate in inglese (?), i tempi verbali sembrano essere stati tradotti senza troppa attenzione. Inoltre chiunque conosca un pò di inglese si rende conto che ci sono errori nella traduzione di molte parole...un appello alla Bompiani: aggiornate la traduzione!

E le stelle stanno a guardare Di D. Giuseppe-27 settembre 2010

Fa comprendere come funzioni la società e la politica. Lascia il lettore un po' senza speranze, sicuramente più cinico. Un libro che dovrebbero leggere in molti che credono ancora nella classe politica.