La sottile linea nera. Neofascismo e servizi segreti da Piazza Fontana a Piazza della Loggia di Mimmo Franzinelli edito da Rizzoli

La sottile linea nera. Neofascismo e servizi segreti da Piazza Fontana a Piazza della Loggia

Editore:

Rizzoli

Data di Pubblicazione:
16 Aprile 2008
EAN:

9788817021982

ISBN:

8817021989

Pagine:
474
Formato:
brossura
Argomenti:
Storia postbellica del 20. Secolo: dal 1945 al 2000, Terrorismo, lotta armata
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Descrizione La sottile linea nera. Neofascismo e servizi segreti da Piazza Fontana a Piazza della Loggia

Milano, 12 dicembre 1969: nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura esplode una bomba che uccide 17 persone e ne ferisce 88. Brescia, 28 maggio 1974: durante una manifestazione antifascista in Piazza della Loggia lo scoppio di una bomba uccide otto persone e ne ferisce un centinaio. La strage è un tassello fondamentale della strategia della tensione, perché ebbe un preciso obiettivo politico (la città lombarda che, con Milano e Torino, era il laboratorio dell'unità sindacale) e perché fu uno degli episodi della svolta che avrebbe precipitato l'Italia negli anni bui del terrorismo. Franzinelli parte dalle inquietudini alla vigilia del Sessantotto per raccontare con un taglio originale - e documenti inediti o poco noti - l'eversione nera dell'Italia dei primi anni Settanta, i suoi protagonisti, i suoi drammi e i suoi scontri, di cui sono parte integrante i depistaggi e il duro lavoro investigativo che hanno segnato la vicenda giudiziaria fino a oggi.

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4 di 5 su 1 recensione

La strategia della tensione e il neofascismoDi M. Danilo Dante-22 Febbraio 2012

Mimmo Franzinelli, da sempre storico antifascista, questa volta si avvicina più a noi con il tempo, ed abbandona apparentemente lo studio del Ventennio, per raccontare i rapporti tra stragismo nero e servizi segreti italiani, per meglio comprendere i tormentati anni di piombo e la cosiddetta strategia della tensione, partendo dalla strage di Piazza Fontana per arrivare a quella di Piazza della Loggia. Il libro è ben scritto. Senza dubbio ci sono stati rapporti tra i servizi e il neofascismo stragista, ma i tempi per parlare storiograficamente degli anni di piombo, senza essere accusato di faziosità, mi paiono non ancora maturi.