Trama Il sostituto
Stephen C. McQueen non è soltanto un giovane dal nome sfortunato (guai a essere battezzati come le celebrità!), ma è anche preda di sogni e ambizioni spropositate. Si è messo in testa di fare l'attore e, poiché non ci riesce, fa Vunderstudy, il sostituto, colui che dev'essere pronto a sostituire l'attore protagonista sapendo a memoria tutte le sue battute, e nel frattempo si accontenta di qualsiasi ruolo muto, dal cadavere al fantasma mascherato. Peccato che il protagonista sia Josh Harper, una specie di superuomo metrosexual, giovane, bello, ricco, felice e sposato con una donna meravigliosa, sexy e intelligente, della quale Stephen McQueen, naturalmente, s'innamora senza scampo. Sembrerebbe che al nostro eroe non resti che macerarsi nell'invidia. Il destino, tuttavia, ha in serbo una stupefacente, inaspettata sorpresa... Già pubblicato da Sonzogno con il titolo "Una botta di fortuna".
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Molto bello-17 febbraio 2017
Questo libro mi è piaciuto davvero tanto. Più di "Un giorno", che avevo trovato un po' stucchevole. Il protagonista di questa storia è un attore di teatro, che però non riesce a emergere. A un certo punto della sua carriera conosce un attore famoso, e rispettiva consorte. La sua vita comincia a prendere una piega diversa. Molto bello il finale.
La potenza guaritrice dell'autoironia-11 ottobre 2012
Nicholls è molto simile a Hornby nello stile ironico e nella indubbia capacità di scrivere di antieori, di quelle "nullità" così considerate da questo nostro spietato mondo di competitivi a tutti i costi. I suoi sono personaggi minori, quelli che stanno nell'ombra a osservare il successo degli altri. Come il povero Steve Mc Queen (ironica omonimia) sostituto del grande protagonista di una piece teatrale nel caso questi si faccia male, che rischia di passare la vita ad aspettare la "Grande Occasione". Questi personaggi sono così sfigati da risultare impossibile non amarli e riconoscersi un po' in loro. A volte sono così sfigati da fare quasi rabbia. Ma alla fine c'è sempre un riscatto, che non sta mai nell'improbabilissimo e totale "happy end", ma in una nuova possibilità che nasce solo però dal difficile esercizio del "guardarsi dentro". Lettura piacevole e divertente.
Ironico e unico-25 luglio 2012
Mi sono innamorata dello stile accattivante di questo autore. Una commedia unica ed irresistibile che è riuscita a tenermi avvinta alle pagine fino all'ultima riga. Ho chiuso il libro soddisfatta della mia lettura con l'ulteriore riprova che David Nicholls sia un grande autore. L'autore è stato in grado di creare situazioni che più volte mi hanno fatto identificare Stephen con il famoso Ben Stiller (non so voi, ma me lo sono spesso immaginata come il Greg Fotter di "Ti presento i miei"). Considerato che il romanzo è in attesa della trasposizione cinematografica, chissà che la parte del protagonista non venga proprio affidata a lui... Il finale è, nello stile di Nicholls, molto realistico. Apprezzo maggiormente questi epiloghi plausibili piuttosto che i classici E vissero felici e contenti. Il romanzo è unico, indimenticabile e non scontato. Un altro punto a favore di Nicholls. Ve lo consiglio: pratico, economico, da portare in vacanza.
