Solo con gli occhi
- Editore:
Einaudi
- Collana:
- Einaudi. Stile libero
- Traduttore:
- Pastore A.
- Data di Pubblicazione:
- 6 febbraio 2007
- EAN:
9788806179861
- ISBN:
8806179861
- Pagine:
- 126
- Formato:
- brossura
Trama Solo con gli occhi
È il primo anno di liceo. In classe si formano nuove amicizie, le prime complicità e le prime brucianti esclusioni. Hatsu, seduttiva e ribelle, osserva il suo compagno Ninagawa, il quale, non visto, sfoglia compulsivamente una rivista con le foto di una modella di cui è segretamente, ossessivamente innamorato. Gli sguardi alimentano il desiderio e i due ragazzi si scoprono presi in una storia che nasce come un'allegra schermaglia amorosa e si trasforma in un sentimento assoluto che finisce per escludere tutti gli altri. Con una scrittura ariosa e precisa, e un tocco di insolente ironia, la Wataya costruisce in modo magistrale un'educazione sentimentale tra due adolescenti persi nella loro ricerca di felicità.
Recensioni degli utenti
La gioventù orientale... Sprecata.-25 aprile 2012
Un libro semplice, con una trama lineare e non troppo difficoltosa da seguire. Tutto condito con una discreta caratterizzazione dei personaggi. L'autrice cerca di imitare, forse, Banana Yoshimoto o grandi autori dell'Oriente non riuscendoci. Tutta la vicenda risulta fin troppo banale, forse poco studiata e anche priva di grandi contenuti. Un libro adatto a chi vuole rilassarsi un po' davanti alle realtà giapponesi dei liceali. Nulla di più.
Solo con gli occhi-10 agosto 2011
Qualche leggera pecca nel passare dal giapponese all'italiano: è il primo anno di liceo. In classe si formano nuove amicizie, le prime complicità e le prime brucianti esclusioni. Hatsu, seduttiva e ribelle, osserva il suo compagno Ninagawa, il quale, non visto, sfoglia compulsivamente una rivista con le foto di una modella di cui è segretamente, ossessivamente innamorato. Gli sguardi alimentano il desiderio e i due ragazzi si scoprono presi in una storia che nasce come un'allegra schermaglia amorosa e si trasforma in un sentimento assoluto che finisce per escludere tutti gli altri. Secondo peccato: da anni provo a leggere i giapponesi ed ogni volta mi areno davanti alla nostra (mia e loro) incomunicabilità (a parte Ishiguro). Anche qui sembra dire, promettere, "tramare" ma alla fine bolle di sapone rimangono tra le mie dita. Vedremo in futuro...
Solo con gli occhi-22 luglio 2011
Questa autrice thailandese può essere superficialmente considerata come l'anti banana yoshimoto. Un escursione in quel periodo micidiale dell'esistenza chiamato adolescenza. Un libro che tratta fondalmentalmente di solitudine. Non è niente di che ma c'è da dire che l'autrice lo ha scritto all'eta di 19 anni, quindi un po di indulgenza non ci sta male. Sicuramente migliore ( a mio parere) di alcune cose della yoshimoto.