La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano edito da Mondadori

La solitudine dei numeri primi

Editore:

Mondadori

Collana:
Flipback
Data di Pubblicazione:
8 maggio 2014
EAN:

9788804643036

ISBN:

880464303X

Pagine:
504
Formato:
rilegato
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Trama La solitudine dei numeri primi

Alice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. È una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano "primi gemelli": due numeri primi vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero. Un romanzo d'esordio che alterna momenti di durezza e spietata tensione a scene rarefatte e di trattenuta emozione, di sconsolata tenerezza e di tenace speranza. Edizione con cofanetto.

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4 di 5 su 1 recensione

InsospettabileDi A. Serena-6 novembre 2014

Molto maneggevole in questa nuova veste editoriale, la lettura è decisamente scorrevole nonostante l'autore si concentri su temi forti e attuali. Grazie alla sua trama accattivante il libro mi ha trasportata senza paura nella vita del protagonista che, mostrando al lettore il mondo dal proprio punto di vista, fa capire come alcuni aspetti della vita possano essere considerati con più leggerezza. Senza mai pronunciare il nome della malattia di Mattia infatti, la realtà descritta nel romanzo viene filtrata proprio da quest'ultima. Un racconto sensazionale dal finale insospettabile.