La solitudine di un corpo abituato alla ferita

Elvira Sastre è incredibilmente giovane e proprio per questo la sua parola colpisce con la freschezza di un colpo di vento, di una vita che già sa tutto, ma che deve scoprire molto. La solitudine di un corpo abituato alla ferita è un libro di poesie inaspettato che raggiunge il mondo con la forza del verso, di una sincerità improvvisa e travolgente. La poetessa spagnola colpisce e strabilia e lascia senza fiato i lettori. Da dove le arriva questa forza travolgente e la capacità straordinaria di farsi comprendere e di arrivare al cuore di tutto? Sastre lo trova nella vita di tutti i giorni, nella sua capacità di tagliare con lo sguardo il mondo e di farlo arrivare lontano, oltre i confini. I versi che scrive Elvira Sastre sono proprio come lei: dolci e ribelli, classici e contemporanei insieme, come un concerto rock in cui ti ritovi a ballare una canzone romantica, quando meno te l’aspetti. L'autrice colpisce allo stesso modo: con improvviso cambio di registro racconta amicizie, amori, la speranza di un cambiamento, la sofferenza che caratterizza ogni giorno e una battaglia interiore che conduce la poetessa verso la necessità di una trasformazione. La solitudine di un corpo abituato alla ferita è poesia alta, capacità di sublimare il quotidiano che inserisce la Sastre nel novero dei grandi contemporanei.