Solar di Ian McEwan edito da Einaudi
Alta reperibilità

Solar

Editore:

Einaudi

Collana:
Super ET
Traduttore:
Basso S.
Data di Pubblicazione:
3 febbraio 2015
EAN:

9788806225117

ISBN:

8806225111

Pagine:
339
Formato:
brossura
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Trama Solar

Pochi altri autori riescono come McEwan a far appassionare il lettore ai destini di personaggi quantomeno discutibili, "eroi" che attraggono in misura proporzionale al disgusto che suscitano. È il caso di Michael Beard: basso, grasso, inverosimile seduttore, fedifrago patentato e marito seriale al quinto matrimonio, a poco più di cinquant'anni è ormai uno svogliato e dispotico burocrate della scienza da quando la genialità, che pure in gioventù gli valse il Nobel per la Fisica, lo ha abbandonato. Da successore di Einstein ad almanacco vivente dei sette peccati capitali (con una certa predilezione per gola e lussuria): la parabola esistenziale di Beard sembra condurlo inesorabilmente verso la malinconica contemplazione della propria decadenza. Almeno fino al giorno in cui gli viene affidato il Centro nazionale per le energie rinnovabili: tra i suoi sottoposti non tarda a mettersi in luce un giovane, Tom Aldous, tanto brillante quanto ingenuo (almeno agli occhi del cinico Beard) nella sua aspirazione a "salvare il mondo". Eppure il progetto di Tom non è cosi campato per aria se, come dice, la sua scoperta è in grado di risolvere una volta per tutte i problemi energetici del pianeta. L'incontro tra il giovane ricercatore e il maturo scienziato avrà sviluppi inaspettati: un intreccio che, lungi dall'essere fine a se stesso, è l'occasione per un confronto spietato con una morale collettiva indifferente, al di là degli slogan, ai rischi del riscaldamento globale.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 7 recensioni

Un premio Nobel atipicoDi C. Michele-11 maggio 2012

McEwan era un autore che mi ero da tempo ripromesso di"conoscere". Poi, inaspettatamente eccomi in regalo questo libro. Solar non è sicuramente un capolavoro, ma è un libro niente male. Al centro della storia Beard, premio Nobel per la fisica: basso, calvo, tarchiatello, opportunista e incapace di amare. Nonostante questo, vedrete, vi riuscirà tremendamente simpatico.

McEwan è un grandeDi b. simonetta-23 aprile 2012

Ci vuole un grande talento come Mc Ewan per costruire un romanzo del genere, dove il protagonista ribalta i canoni tradizionali dell'eroe (coraggioso o talentuoso, o solo semplicemente simpatico) per renderlo desolatamente disgustoso, e riuscire nello stesso tempo a tenere incollato il lettore per vedere fino a dove arriverà la sua cialtroneria, e auto-distruzione. Come sempre Mc Ewan riesce a fornire preziosissimi spunti di riflessione sulla natura umana, e in generale su questo nuovo millennio in cui si respira aria di declino e si prospetta all'orizzonte la minaccia dell'autodistruzione... Appunto.

L'ambienteDi V. Maria-9 febbraio 2012

Ian McEwan ha uno stile riconoscibile ed è imbattibile nell'introspezione psicologica dei suoi personaggi. In questa occasione il romanzo lo trovo riuscito a metà, non riesce a tenere alta la qualità della scrittura, e il protagonista non convince fino in fondo. La tematica ambientale è forte, e molte conclusioni e argomentazioni scientifiche sono molto interessanti. Non il suo migliore, ma discreto.

Solar.Di O. Paolo-21 luglio 2011

Sicuramente è uno dei migliori romanzi pubblicati nell'anno duemiladieci. Personaggi cinici e immorali percorrono questo libro con una cifra ironica e amara. Le speranze dell'umanità coi loro grandi temi dell'impegni contro i cambiamenti climatici e la meschinità degli uomini si intrecciano in un mix che ti prende e diverte dalla prima all'ultima pagina senza mai cadute di ritmo.

Fantozzianamente parlandoDi M. Giorgio-5 febbraio 2011

Immagino Voi (lettori) sappiate tutto di fisica nucleare, sul cambiamento climatico e sull'aumento delle temperature, come quei pionieri della fisica teorica che vanno "inanellando rimandi elittici a BLG o a qualche complicatissimo mistero della M-teoria o 3 algebra di Nambu Lie, come se si trattasse neppure di un argomento diverso", è così? Perché se non è così, tantomeno conoscete la Conflagrazione Beard-Einstein, la meccanica quantistica e le nano tecnologie? E neppure sapete quando furono scoperte le "due nuove forze fondamentali e che da allora, lo scenario ha continuato a complicarsi per l'aggiungersi di una serie di nuove particelle e antiparticelle, come pure di svariate dimensioni immaginarie e di ogni genere di sistemazione disordinata"? Non posso crederci. Quindi non sapete nemmeno che fuori da quell'ambiente il Trim-5 non esiste? Ma, allora non sapete proprio niente. Comprendo, siete di quelli che non completano mai un enunciato, limitandosi a esternare il pensiero fino a quando qualcun altro mormora un "Esatto!", che vi traghetta d'un balzo alla successiva porzione di un altro enunciato, è così? Allora questo libro è per Voi, perché potrete imparare un sacco di cose di cui: non me ne frega niente! C'è però un altro aspetto, diverso in cui il libro pure può essere letto ed è quello casuale (non qualunquista) alla mordi e fuggi, per cui Michael Beard, Premio Nobel della fisica, si rappresenta "fantozzianamente" in una commedia cattiva ma senza esito, come in "quei teatrini mentali assolutamente puerili che di norma non conducono da nessuna parte, talvolta lo mettono nei guai e, solo molto raramente, sfociano in gioia" o risa. Da cui la sua comicità farsesca, del tipo barzelletta: "Se non andassimo a farci vedere, non ci potremmo beccare quello che i dottori non vedono l'ora di affibbiarci", molto english, che va colta, quasi cercata, in mezzo a "un oceano di sogni concreti, come ricavare idrogeno dalle alghe, carburante avio dai microbi geneticamente modificati o energia elettrica dal sole, dal vento, dalle maree, dai moti ondosi, dalla cellulosa, dai rifiuti domestici ecc.", che "resiste tetragona su tutti i manuali", ineccepibile dal punto di vista umoristico, ma che pesa come un macigno letterario: "Inanellando perle di palese inattuabilità, stravaganza e contraddizione sul filo di una logica indeterminata". Compreso di cosa stiamo parlando? Cioè, niente di trascendentale se in conclusione "i fisici tendono ad accettare la prospettiva convenzionale, quella per cui il mondo esiste autonomamente, in tutto il proprio mistero, in attesa d'essere descritto e spiegato, il che non impedisce che l'osservatore lasci impronte digitali sparse qua e là sul suo campo di osservazione". Incredibile, mi sono divertito un mondo. Scusi, di quale mondo stiamo parlando? Perché davvero Voi "credete sinceramente che ciò che non si conosce non esista?". Provate Voi (lettori) a rispondere, perché in fondo a che cosa si riduce la vita senza ambizioni di altissimo livello? Dev'essere così, io intanto continuo a preferire il "ragionier" Fantozzi.

Michael BeardDi C. Francesco-26 gennaio 2011

Che personaggio questo Michael Beard... Sembra riassumere in sé tutto il meglio (è stato un Premio Nobel) e tutto il peggio del genere umano (alcolista, accidioso, fedifrago, mangiatore di schifezze, ecc.). Cerca di approfittare di tutto quello che gli passa intorno senza farsi tanti scrupoli ma è anche una persona che fa un po' tenerezza perché, in fondo, forse in tutti noi, c'è un pò del carattere di Michael Beard.