Come in un sogno. Il cerchio delle streghe vol.5
- Editore:
Armenia
- Traduttore:
- Rossi A.
- Data di Pubblicazione:
- maggio 2005
- EAN:
9788834417782
- ISBN:
883441778X
- Pagine:
- 213
Descrizione Come in un sogno. Il cerchio delle streghe vol.5
Le protagoniste Kate, Annie e Cooper si ritrovano a festeggiare la vigilia di Mezza Estate in perfetta comunione con la natura e insieme a un gruppo di simpatici e nuovi amici. Ma, quando scende la notte e le identità degli uni e degli altri si confondono sotto l'insolito cielo del solstizio, Cooper vive un'avventura traumatica in balia di bizzarre entità dominate da ambigue quanto pericolose intenzioni.
Recensioni degli utenti
Come in un sogno-3 novembre 2010
Sono Isobel Bird e non so più dove andare a parare, ma non posso finire qui la saga. Perciò ora ci metto una bella deviazione che si distacca completamente dalla storia e getto un po' di fumo negli occhi dei lettori (o del lettore... quanti ne saremo mai ad aver avuto la fortuna di leggere sti libri?) fino a che escogito un finale decente.
Bellissima copertina, ma il peggiore contenuto-14 ottobre 2010
L'ho trovato ancora peggio degli altri. L'idea era interessante e ci sono molte cose che mi sono piaciute, però l'ho trovato noioso e con poco senso. Una parentesi all'interno della storia delle tre amiche in cui vengono forzate scelte importanti d'amore e l'accettazione della morte in un contesto fantastico, pieno di strane creature, fate e folletti. Non si capisce come si ritrovino in una situazione pericolosa senza che nessuno si sia preso la briga di metterle in guardia. Non mi è piaciuto. Sembra quasi che l'autrice stessa non avesse mai riflettuto su chi erano realmente le ragazze protagoniste. Come se fossero disegni abbozzati, senza una storia e una psicologia approfondita. Come se tirasse fuori il passato solo quando le serve o quando non può più non rifletterci su perché non può tacerlo. E infatti sembra non tornare la loro psicologia con la storia dei personaggi. Durante i libri cambiano a seconda della storia che viene scritta e la sento una forzatura. Peccato.