Sognando Jane Austen a Baghdad di Bee Rowlatt, May Witwit edito da Piemme

Sognando Jane Austen a Baghdad

Editore:

Piemme

Traduttore:
Puggioni S.
Data di Pubblicazione:
24 agosto 2010
EAN:

9788856611922

ISBN:

8856611929

Pagine:
386
Formato:
brossura
Argomento:
Conflitti armati
Acquistabile con la

Descrizione Sognando Jane Austen a Baghdad

May insegna letteratura inglese in un'università di Baghdad, un corso per sole ragazze. E anche se niente parrebbe più lontano da ciò che la circonda, lei esce di casa tutti i giorni per parlare di Jane Austen alle sue alunne. Per il resto, May vive una vita quasi normale, va al bazar a fare shopping e dal parrucchiere. Solo che lo fa sfidando le bombe, la corrente elettrica a intermittenza, il mercato nero e la repressione del governo, che colpisce soprattutto gli intellettuali come lei e suo marito. Bee fa la giornalista a Londra, e la sua sfida maggiore è gestire tre figli, un marito giramondo e le riunioni di redazione. May e Bee non potrebbero essere più diverse. Cultura, religione, chilometri, tutto le separa. Eppure, quando una mail le mette in contatto, diventano amiche. Si raccontano le loro giornate, e i resoconti di May diventano una sorta di diario travagliato dell'Iraq di oggi. Un paese schizofrenico dove le ragazze si truccano e si sciolgono i capelli appena arrivano a scuola, per poi ricomporsi prima di uscire, e una figlia può venire ripudiata per aver sposato un uomo più giovane e di condizione inferiore. Sul filo dei giorni, però, le parole di May perdono il tono leggero per far spazio alla paura. Le milizie fanno strage dei sunniti, come suo marito, e l'unica salvezza per loro è abbandonare il paese. Ha inizio così una lotta contro il tempo, che farà scoprire a May e Bee di essere più amiche di quanto credessero.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 4 recensioni

SperanzaDi R. DANIELA-17 febbraio 2011

Infonde proprio speranza la storia di queste due donne così lontane culturalmente eppure così donne nel loro essere tanto da far superare ostacoli enormi a entrambe. Una descrizione del mondo arabo che fa riflettere sui luoghi comuni che ci vengono propinati dai media, un libro da far leggere alle nostre figlie perchè comprendano appieno il valore dell'amicizia.

Sognando Jane Austen a BaghdadDi M. Giada-30 novembre 2010

Un libro vero, che racconta ciò che molte donne sono costrette a subire. Consiglio questo libro ad un pubblico femminile per apprendere quanto siamo fortunate e libere ma anche ad uno maschile perchè le donne non devono essere considerati oggetti.

Sognando Jane Austen a BaghdadDi O. Marco-10 novembre 2010

Un libro splendido, che consiglio a tutti perché mi ha fatto riflettere su tante cose, e commuovere, e mi ha angosciato e al tempo stesso ridato fiducia nelle persone, nei legami. Innanzitutto non è un romanzo, è una storia vera, verissima. Perché la vita vera è più commovente, più terribile, più appassionante di qualsiasi romanzo, e proprio per questo è ancora più prezioso questo libro. Bee è una giornalista londinese, di circa 35 anni, una bella famiglia. Alle prese con una vita normale, ricca di impegni, a volte di stanchezza, a volta di arrabbiature, ma piena di quelle gioie private e lavorative che rendono bella la vita. May è una professoressa universitaria di Baghdad. Una vita personale costellata di drammi personali e perdita crescente di ogni libertà di azione. è colta, sensibile, istruita. Ma vivere sotto l'occupazione diventa sempre più complesso, più pericoloso, più umiliante per le privazioni. Le due donne iniziano ad inviarsi email per concordare un'intervista. Poi continuano a scriversi. da un lato c'è la curiosità di Bee su come vive una donna irachena, quali sono gli obblighi e le privazioni a cui deve sottostare, dall'altro il desiderio di may di saper come si vive una semplice giornata in cui i problemi sono le bambine che litigano e non le bombe e gli amici morti. Man mano tra le due donne si sviluppa un'amicizia molto forte e Bee cerca in tutti i modi di far fuggire May dall'Irak, impresa che ri rivelerà piena di difficoltà burocratiche e non. Eppure non si dà pervinte ed è splendido vedere che una donna, che ha già una sua vita piena, faccia di tutto per aiutare un'altra donna che neppure conosce. Questo è l'immenso potere delle persone, dell'amore, dell'altruismo. Queste sono persone che ti salvano la vita, te la salvano letteralmente. Ed è bello vedere che non è un romanzo, no, può succedere davvero che in mezzo alla guerra e alla sofferenza, qualcuno ti tenda una mano. così. concretamente.

una triste e bellissima storia veraDi l. loretta-5 ottobre 2010

4 punti ovviamente non per lo stile, essendo il libro una raccolta di e-mail. La trama è monotona. Ma è una storia vera, che oltre tutto ha aiutato May a fuggire dall'Iraq occupato. Il che mi rende ancora più felice di averlo comprato. Non svela scoop incredibili sulla guerra e l'occupazione, tranne forse sull'embargo, per me. E neanche sul mondo arabo. Ma parla della quotidianità inimmaginabile di un paese occupato e di un'amicizia splendida, sincera, vera. E io - come Bee - in questi giorni mi trovavo a pensare a quanto ero fortunata di poter uscire, camminare, incontrare amici, andare al cinema. Sentendolo veramente e augurandomi dal profondo del cuore che tutti possano essere liberi di assaporare le piccole cose della vita, a cui normalmente neanche facciamo caso. Un grande pregio, per un libro.