Il sindacato dei poliziotti yiddish di Michael Chabon edito da Rizzoli

Il sindacato dei poliziotti yiddish

Editore:

Rizzoli

Traduttore:
Colombo M.
Data di Pubblicazione:
26 settembre 2007
EAN:

9788817017237

ISBN:

881701723X

Pagine:
398
Formato:
rilegato
Acquistabile con la

Descrizione Il sindacato dei poliziotti yiddish

Cosa sarebbe successo se, come aveva proposto Roosevelt, l'Alaska, e non Israele, fosse diventata dopo il 1945 la patria degli ebrei? Nell"'Alyeska" di Michael Chabon si parla yiddish e l'agente Meyer Landsman si imbatte nel cadavere di un campione di scacchi eroinomane. Mentre nelle strade di Sitka, la capitale, si sfidano gangster ortodossi e rabbini in attesa di un Messia che riporti il popolo eletto a Gerusalemme, Landsman deve risolvere il caso con l'aiuto di un cugino metà ebreo e metà eschimese e del suo capo, nonché ex moglie.

Fuori catalogo - Non ordinabile
€ 19.00

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
5 di 5 su 1 recensione

Il sindacato dei poliziotti yiddishDi F. Bruna-2 aprile 2011

Mi è piaciuto molto. Quel genere di libro che i lettori cercano sempre, ma che raramente riescono a trovare: avvincente, corposo, da prendere e non mollare fino alla fine. Chabon inventa un mondo dove la storia del '900 è andata diversamente, gli Ebrei vivono in Alaska dopo la 2a Guerra Mondiale e la cacciata da Israele del 1948... Ma non è un libro di fantascienza, casomai più simile a Fatherland o La Svastica sul sole. Ma questa è solo l'ambientazione, perchè in realtà si tratta di una crime story, e molto ben scritta. Chabon ha molti livelli di scrittura e lettura, piacevole ma ma i banale. Curiosamente ho conosciuto Chabon tramite il bellissimo sito del batterista dei Rush, Neil Peart. Neil Peart è un signore canadese di ormai una sessantina d'anni con una storia molto tosta alle spalle che sul suo sito parla di batteria rock, cucina, libri e viaggi in moto su cui ha anche scritto diversi libri autobiografici. Chabon è un grande contemporaneo che mi sembra sia da noi in Italia snobbato. Forse perché la sua scrittura è il contrario del minimalismo che è stato tanto di moda.