Sick notes di Gwendoline Riley edito da Fazi

Sick notes

Editore:

Fazi

Collana:
Lain
Data di Pubblicazione:
aprile 2005
EAN:

9788876250033

ISBN:

8876250034

Pagine:
172
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Trama Sick notes

Al suo ritorno da un viaggio in America a quella Manchester umida e ostile da cui non sembra riuscire a separarsi, Esther ha voglia d'amore ma allo stesso tempo ne è terrorizzata. Rintanata nell'appartamento che divide con la sua migliore amica, circondata da bottiglie di gin vuote e da un passato che ha sigillato in una serie di scatole di cartone, Esther pare essersi chiusa in se stessa una volta per tutte, incapace di affrontare la vita, esattamente come succedeva quando a scuola passava le giornate a leggere i libri nascosta nel bagno. Poi un giorno arriva Newton, un cantante del Vermont con la pelle rovinata, una barba incolta e una faccia da ubriacone, ma un sorriso smagliante...

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3 di 5 su 1 recensione

Sick notesDi O. Paolo-29 ottobre 2010

lo ammetto, questa volta non so da dove partire. è che a volte mi chiedo quanto sia giusto farsi condizionare il giudizio su un romanzo in base alla simpatia/antipatia che si può provare per i personaggi. cioè, io esther l'ho odiata profondamente e spero di cuore di non dover mai trovarmi di fronte una donna così in tutta la mia vita. una donna che dal suo punto di vista vive di seghe mentali e di un esistenzialismo d'accatto abbastanza irritante. e intendiamoci, non che io sia un anti-esistenzialista, anzi. ma a tutto c'è un limite. esther è il limite. esther sarebbe una da prendere a schiaffi finché non si ripiglia. esther gioca a fare la depressa, l'alcolizzata, ma anche la radical-chic e la femme fatale. esther non è razionale ma nemmeno passionale, esther legge gli autori russi, ascolta gli smiths e guarda i film di truffaut. e la sua vita è tutta lì, perché la sua vita non esiste. esther non è niente. non credo nemmeno sia il simbolo di una generazione. eppure. eppure singoli aspetti di esther li vedo ogni giorno nella gente attorno a me. datemi 10 persone che conosco e vi costruisco un frankenstein emozionale in un attimo. e addosso a me, pure. esther racchiude in sé gli aspetti più deteriori di una generazione che sa di dover cercare ma non sa cosa cercare. e dopo tutto questo esther puoi anche odiarla, però se te la trovassi davanti alla fine l'abbracceresti. dopo averla riempita di schiaffoni, ovviamente.