«Si dubita sempre delle cose più belle». Parole d'amore e di letteratura
- Editore:
Bompiani
- Collana:
- Saggi Bompiani
- A cura di:
- S. Zappulla Muscarà , E. Zappulla
- Data di Pubblicazione:
- 17 settembre 2014
- EAN:
9788845277672
- ISBN:
8845277674
- Pagine:
- 2140
- Formato:
- rilegato
- Argomenti:
- Letteratura, storia e critica: letteratura dal 1800 al 1900, DIARI E LETTERE
Libro «Si dubita sempre delle cose più belle». Parole d'amore e di letteratura di Federico De Roberto, Ernesta Valle
Trama libro
Il corposo carteggio bilaterale fra Federico De Roberto e la nobildonna Ernesta Valle Ribera, ribattezzata Renata (perché "rinata" all'amore) o Nuccia (diminutivo di "femminuccia"), copre un lungo arco di tempo in un intricato, pertinace intreccio di temi intimi e letterari. Un'ardente storia d'amore che ci rivela aspetti ignorati dell'austero e schivo autore de "I Viceré" e insieme della vita mondana, sociale, culturale dei due poli fra cui si snoda, Milano e Catania, dalla fine dell'Ottocento ai primi del Novecento. Meta prediletta di De Roberto, al pari dei sodali Verga e Capuana, sospinti da un senso d'irrequietezza, da un'aspirazione a più vasti orizzonti, Milano rappresenta, e il carteggio ne è ampia testimonianza, la capitale dei poteri mediatici, finanziari, culturali, la città più progredita, operosa, ricca di vivacità artistica e di brulicanti iniziative, con le sue prestigiose case editrici (i Fratelli Treves, Galli), le grandi testate giornalistiche (il "Corriere della Sera", la rivista "La Lettura"), i rinomati teatri (la Scala, il Manzoni, il Filodrammatici, il Lirico, l'Eden), gli eleganti ritrovi (il Biffi, il Cova, il Savini, il Caffè dell'Accademia), gli elitari salotti (di donna Vittoria Cima, di Virginia Borromeo, della stessa Ernesta Valle Ribera). È lì che gli sono consentite assidue frequentazioni con i maggiori esponenti dell'intellighentia dell'epoca, giornalisti, scrittori, editori.