Shogun, komojin e rangakusha di Tiziana Iannello edito da libreriauniversitaria.it
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Shogun, komojin e rangakusha

Le Compagnie delle Indie e l'apertura del Giappone alla tecnologia occidentale nei secoli XVII-XVIII

Data di Pubblicazione:
2012
EAN:

9788862923170

ISBN:

8862923171

Pagine:
176
Formato:
brossura
Argomenti:
Storia moderna dal 1450-1500 al 1700, Storia dell'Asia
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Descrizione Shogun, komojin e rangakusha

Nella primavera del 1600 il veliero olandese Liefde sbarcò accidentalmente sulle coste del Kyūshū. Si trattava di una nave carica d’artiglieria, munizioni e polvere da sparo, con a bordo un equipaggio di kōmōjin (lett. ‘gente dai peli rossi’) secondo la definizione poi corrente in Asia orientale. Alcuni anni dopo, nell’agosto 1609, Tokugawa Ieyasu (1542-1616) – già shōgun in ritiro, ma padrone de facto del Giappone – concesse i primi ‘lasciapassare’ alle navi della Compagnia olandese delle Indie orientali (1602-1795). Nel porto di Hirado si sarebbe inaugurata la prima base commerciale olandese, e accanto ad essa, nel 1613, vi si insediò anche la filiale di un’altra potente organizzazione per i traffici con l’oltremare, l’East India Company (1600-1858). Subentrando con forza alle grandi potenze mercantili iberiche sulle rotte dell’est-Asia, le marinerie del nord Europa ne insidiarono il primato nell’area, inserendosi inoltre in quel lungo processo di trasferimento di tecnologie e conoscenze scientifiche occidentali, già avviato nel Cinquecento dai mercanti iberici e dai missionari cattolici. Per il Giappone si apriva una lunga ed inattesa pagina non soltanto delle relazioni diplomatico-commerciali con nuovi interlocutori europei, ma anche degli scambi culturali, scientifici ed artistici – coltivati nel Settecento in particolar modo dai rangakusha, i ‘cultori di studi olandesi’ – che anticiparono il dialogo e la cooperazione con l’Occidente, avviato dal secolo XIX in poi.

Indice:
Introduzione: empori, rotte e traffici in Asia orientale prima delle Compagnie
1. Un triangolo navigato: Cina-Corea-Giappone
2. Tanegashima, kirishitan e naus da prata: mercanti iberici alla riscossa
3. Amacon, un ponte tra la Cina e il Giappone
4. Il bakufu e i traffici con l’oltremare: il ritorno delle shuinsen
I. L’arrivo dei primi kōmōjin
1. I superstiti del Liefde sbarcano nel Kyūshū (1600)
2. Un vanto della VOC: gli shuinjō
3. Hirado e l’Oranda yashiki
4. Dai tanegashima ai mortai: l’avvio della cooperazione tecnica olandese
II. Un incontro inconcludente: l’East India Company
1. Le trattative diplomatico-commerciali
2. L’English house a Hirado
3. Alla conquista del nord-est: mire e miraggi nell’Honshū e nell’Ezo
4. «Potessero i mercanti inglesi commerciare con i cinesi …»
III. L’inversione di rotta del Giappone (1628-1639)
1. Kasteel Zeelandia: il nodo della discordia
2. Patti chiari, amicizia lunga: l’interruzione dei commerci con la VOC (1628-1632)
3. Il primo giro di vite: le proibizioni Tokugawa agli scambi marittimi (1636-1639)
4. Risvolti per la VOC a Hirado: «simulare umiltà verso di loro»
5. Verso l’autarchia: il rigore di Tokugawa Iemitsu
6. Tutti via! Da Hirado a Deshima e oltre (1641)
IV. Uno spiraglio sul mondo: Deshima
1. Il sistema di Deshima
2. Interpreti e funzionari giapponesi
3. Argento, rame, lacche e porcellane (1641-1700)
4. I commerci nel Settecento
5. Grace, Lady Washington ed Eliza all’arrembaggio: l’epilogo della VOC a Deshima
6. L’incontro con la cultura europea
V. Spirito orientale, arti occidentali
1. Avvisi dall’Europa: i fūsetsugaki, le cronache estere olandesi
2. Le missioni tributarie a Edo
3. I rangakusha e la diffusione della cultura europea nel Settecento
4. L’apporto scientifico e tecnologico olandese
5. Le arti occidentali
VI. Giappone vs Cina: scelte di lungo periodo
Bibliografia
Glossario
Caratteri giapponesi e cinesi
Indice delle figure
Indice dei nomi

Nota sull'Autore
Tiziana Iannello è dottore di ricerca in Storia e istituzioni dell’Asia e dell’Africa. Ha studiato a Napoli e a Roma, dove ha collaborato a progetti di ricerca sul tema degli scambi culturali, politici e commerciali tra Europa e Asia orientale (secc. XVI-XIX). A Firenze è stata redattrice per SISMEL e collaboratrice a progetto dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza. Oltre a vari contributi in riviste scientifiche, tra gli ultimi lavori figura la brochure «La culture japonaise», presentata nell’ambito delle manifestazioni per il ‘Mese della cultura giapponese 2010’ di Ginevra, in collaborazione con EPFL e Cercle Suisse-Japon, di cui è socio ordinario. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla storia dell’espansione europea in Asia (secc. XVI-XIX), sul Giappone in epoca moderna, sulle missioni cattoliche in Cina e Giappone e sulla letteratura di viaggio.

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