Sheol
- Editore:
Einaudi
- Collana:
- L'Arcipelago Einaudi
- Data di Pubblicazione:
- 1 giugno 2004
- EAN:
9788806167714
- ISBN:
8806167715
- Pagine:
- 175
- Formato:
- brossura
Descrizione Sheol
Durante la campagna elettorale del 1993, a Roma, l'ispettore Ruben Massei deve indagare sulla scomparsa di una anziana signora ebrea, Luce Ancona, figura attiva della Comunità ebraica che ruota intorno alla Sinagoga. Le indagini lo portano sulle tracce di tre skinheads, scomparsi nello stesso periodo. I successivi sviluppi lo costringeranno a ripercorrere il suo passato, strettamente legato alle persecuzioni del 1943 contro gli ebrei in cui morirono i suoi genitori. Il romanzo procede così su due binari paralleli dove passato e presente, finzione e realtà si avvicendano, per riunirsi nell'epilogo.
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Recensioni degli utenti
Sheol-9 agosto 2011
Gli do ocmunque un buon voto, anche se nobn mi ha convinto la storia di questo ebreo-romano, non sono entrato a fondo nell'umanità dei personaggi. La trama sembra (e forse lo è) già scontata dalle prime battute. Mistero quasi zero. E per finire alcuni passi vengono lasciati ad interventi "non spiegati" e questo (nell'economia di un giallo che se lascia ombre, le lascia a ragion veduta) mi è sembrata la pecca maggiore. Ruben Massei è un ispettore, ha 50 anni ed è ebreo. Poliziotto attento e metodico, ha parecchi conti aperti con se stesso, con un vissuto ambivalente e contraddittorio. Così quando un omicidio lo catapulterà nel cuore della Comunità ebraica di Roma, per Massei venirne a capo significherà non solo scovare il colpevole, ma anche e soprattutto affrontare i nodi irrisolti della sua anima. Sarà un'investigazione sospesa tra gli orrori del passato e le ambiguità dei nostri giorni, fino alla soluzione finale, dove l'assassino avrà un volto e un nome. Si legge, ma poco ne rimane.
Sheol-6 novembre 2010
Il libro è interessante a tratti ma alcuni passaggi li ho trovati un filo noiosetti e per nulla scorrevoli (ovviamente è solo una mia opinione, magari era solamente il momento sbagliato per leggerlo). La storia non è banale e sono stati maggiori i momenti di buona lettura di quelli in cui mi inceppavo.