Una sfortunata mattina di mezza estate

Una sfortunata mattina di mezza estate è il nuovo romanzo di Will Self, scrittore e giornalista britannico.
Attento osservatore e critico della modernità, la sua produzione letteraria si distingue per i racconti satirici e grotteschi che prendono luogo in ambienti generati dalla sua fantasia, le cui caratteristiche, tuttavia, richiamano la realtà in cui viviamo quotidianamente.
Questa volta siamo in un'isola di cui non viene precisato il nome, ma che è talmente vasta da apparire come un continente. Il protagonista, Tom Brodzinsky è qui in vacanza ed è seriamente intenzionato a smettere di fumare.
Purtroppo però, un gesto compiuto con eccessiva leggerezza, una banale disattenzione, trasforma la sua vacanza in una sorta di incubo burocratico. Il mozzicone dell'ultima sigaretta che aveva deciso di fumare viene lasciato cadere dalla finestra della sua camera d'albergo. Il mozzicone, cadendo, atterra fortuitamente sulla testa di un suo conterraneo, un signore anziano che si chiama Reggie Lincoln. Secondo la giustizia del paese che li ospita, questo è un caso di grave aggressione intenzionale e, come se non bastasse, la moglie di Lincoln appartiene ad una tribù del deserto, le cui usanze sono riconosciute dallo stato. Per riparare alla grave offesa arrecata all'uomo, Tom è costretto ad intraprendere un pericoloso viaggio attraverso l'isola. Purtroppo per Tom, ad accompagnarlo in questo cammino di espiazione ci sarà Brian Prentice, anche lui colpevole di un crimine. Il viaggio nel territorio sconvolto dalla guerra assumerà dei risvolti inquietanti.
Una sfortunata mattina di mezza estate è un romanzo che si distingue per i paradossi e per le situazioni surreali che hanno reso celebre Will Self.