La sfida della mummia

Il primo romanzo della serie di Amelia Peabody è ambientato in Egitto negli Anni '30. Amelia è una giovane ereditiera con la passione per l'archeologia. Dopo una tappa a Roma, dove incontra una giovane in disgrazia di nome Evelyn, decide di recarsi con lei in Egitto. Una volta arrivata sul posto, Amelia non solo conosce i fratelli Emerson, noti archeologi che entreranno nella sua vita, ma deve anche cercare di capire perché una mummia che appare solo di notte è così interessata alla giovane Evelyn Personaggi che non dimenticherete. Davvero consigliato!

Thriller archeologico classico, ambientato in Egitto negli anni 30 del novecento. Fortunatamente, anche se datato, questo è proprio il primo della serie, dove cominciamo a conoscere i caratteri dei personaggi, soprattutto dell'anticonformista Amelia, che giustamente si ribella al secondo piano cui vengono relegate le donne sul finire del secolo decimo-nono (anche se poi non è che sia cambiato più di tanto). Consociamo la sfortunata Evelyn. Ed il duro ma proto-Indiana Jones, Radcliffe. La storia in sé è veramente banalina, forse più volte sentita, un po' ripresa anche dai filoni filmici della Mummia. Evelyn non sapendolo eredita una fortuna dal nonno morto, ed un cugino cerca di carpirne i favori e i soldi inscenando improbabili messe in scena con mummie e deserti. Ma questo gioco "giallino" è già scoperto dopo poche pagine. Quello che mi ha attirato, piaciuto ed anche un po' avvinto, è il contorno. La descrizione dell'Egitto intorno al 1880, con il Museo Archeologico che sta nascendo sotto la direzione francese, con gli scavi che si susseguono nel deserto, ed ancora non si ritrova la tomba di Tutankhamon. Ma si iniziano gli scavi a Tell El Amarna, città simbolo del faraone eretico. E poi il Nilo con le sue distese azzurre, le barche sul fiume (anche se ancora simbolo dell'opulenza inglese: si porta sulla chiatta che solca le calme acque addirittura un pianoforte!). Oh quale poteva essere l'emozione di dissotterrare ninnoli e dipinti e bassorilievi colorati. Scavare nella sabbia alla ricerca di tombe ed altre antichità. Certo si nota la mano dell'esperta che non tralascia nulla al caso, e parte anche per una giusta filippica contro i mercanti d'arte contrabbandieri, ed altri contraffattori e malfattori. Una domenica lombo-sciatalgica mi ha fatto volare sulle sue pagine, riportandomi alle mie amate sabbie, ai miei amati deserti, ai miei amati silenzi, alle mie amate

Amelia Peabody è una giovane ereditiera che decide di intraprendere un viaggio in Egitto in compagnia di una ragazza che ha incontrato per caso. Inizia così la sua prima avventura tra mummie "vive", amori inattesi e un giallo da risolvere. Molto piacevole da leggere la Peters ha creato una saga molto intrigante. DA leggere

Amelia è una donna forte, intelligente e per sua stessa definizione " recalcitrante come un mulo". Unica e ultima femmina di una famiglia di uomini, Amelia segue le passioni del padre per la storia e l'archeologia e alla morte di questi ne diventa unaca erede. Così, la ricca ereditiere, stanca di falsi corteggiamenti e proposte di matrimonio, si mette in viaggio per Roma e poi.. per la terra dei faraoni, l'Egitto. Inizia così una serie di incontri/scontri con l'archeologo J. Emerson, l'amicizia con una giovane inglese e... la sfida della mummia. Una storia divertente, scritta in maniera scorrevole. Amelia è un personaggio unico, che con le sue medicine e il parasole rinforzato, può conquistare il mondo.

Prima avvincente avventura per Amelia Peabody, giovane ereditiera, che da studiosa di egittologia e archeologia si trova a confrontarsi in prima persona con scavi e affini.. Romanzo interessante, simpatico e con personaggi come Amelia ed Emerson che rimangono nei cuori dei lettori.. Sicuramente il libro più bello della serie che appunto vede protagonista l'archeologa Amelia Peabody. Consigliato!!!!!!!