Trama Serpenti e piercing
Trasformarsi in serpenti è possibile? Niente di più facile, basta inserirsi un piercing nella lingua, sostituirlo di volta in volta con uno di dimensioni sempre maggiori e, quando sulla punta non sarà rimasto che un filino di carne, intervenire con un taglio chirurgico (o casalingo) e il gioco è bell'e fatto. Una lingua biforcuta con le due estremità perfettamente mobili e indipendenti da sbattere in faccia al mondo che ci circonda. Romanzo d'esordio della appena ventenne Kanehara, il libro ha creato un terremoto nel panorama letterario del Sol Levante.
Recensioni degli utenti
Simili ad un serpente-15 settembre 2010
Fino a dove può condurre l'esasperazione nel seguire una moda? Forse a desiderare una lingua biforcuta come quella di un serpente: si tratta dello split tongue. La voglia di plasmare il proprio corpo a piacimento sempre prendere piede tra i giovani che arrivano spesso a modificare in modo permanente ed insolito il loro aspetto. Non solo una moda, ma un desiderio di ribellione e assoluta padronanza del proprio corpo. Alla fine però resta dentro il lettore una domanda: è questa la dimostrazione di vera libertà su se stessi?
Estremo oriente-14 luglio 2010
Questo romanzo è un piccolo concentrato di violenza, crudezza e disagio, una storia di sangue e amore. Il sangue di un assassinio, il sangue della modificazione corporale attraverso cui la protagonista parla al lettore e cerca di esprimere se stessa, forse per completarsi o forse per distruggersi. Elementi tradizionali giapponesi dell' iruzemi rendono abbastanza interessante e moderno l'aspetto descrittivo del tatuaggio, quel tatuaggio infinito che fa da sfondo alla vicenda di amore e morte che coinvolge un triangolo di giovani giapponesi. Abituati a conoscere un Giappone tecnologico e patinato, tradizionalista e allegro? Questo romanzo vi trascinerà nei quartieri più estremi della metropoli, dove si muovono schiere di giovani giapponesi che hanno bruciato la divisa scolastica in favore di creste e tatuaggi sul viso. Come tanti altri romanzi, questo è un grido di sofferenza e stanchezza per la pesantissima eredità emotiva e culturale che il Giappone lascia secolo dopo secolo, al suo popolo.
