Descrizione Il serpente di pietra
E se il Santo Graal, l'antica reliquia, fosse custodito nei labirinti di pietra, nelle cisterne bizantine sotto i palazzi di Istanbul? Il sultano Mahmut II sta morendo. Yashim, più che mai solo, deve combattere contro un incubo che sembra risvegliarsi da un passato antichissimo. 1839, anni dopo la lotta per l'indipendenza dei greci dell'impero ottomano, Lefèvre, archeologo francese, arriva a Istanbul per cercare un tesoro bizantino che ha a che fare con le reliquie più antiche della città, e forse della cristianità. Yashim, l'eunuco di corte che ama le donne, riceve la richiesta di investigare su Lefèvre. Ma quando il cadavere sfigurato dell'archeologo viene trovato davanti all'ambasciata francese, tutto porta a sospettare dello stesso Yashim... C'è qualcuno che lo sta usando per coprire un complotto, o la realtà è ancora più sorprendente?
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Recensioni degli utenti
Pittoresco-10 maggio 2012
Forse il più bello dei romanzi di Goodwin. Il protagonista, il raffinato e smaliziato eunuco Yashim, questa volta intrappolato in una complessa vicenda di omicidi, arcaiche reliquie, tradimenti ed misteri, in realtà è la nostra guida erudita e malinconica per la scoperta di Istanbul. E dalla pagina affiora via via il fascino di una citta' antichissima, crocevia di popoli, dialetti, culture e religioni, ritratta nel suo periodo più critico.
Il serpente di pietra-21 marzo 2012
Grazie a questo libro ci ritroviamo nuovamente catapuktati nella Costantinopoli del 1800, in compagnia dell'eunoco Yashim. Come nel precedente volume le descrizioni ambientali e storiche della città sono molto accurate e riescono ad affascinare il lettore. Yashim si metterà nuovamente agli ordini del sultano per risolvere brillantemente un nuovo caso che infuoca le strade di Instambul.
Costantinopoli risplende.....-18 gennaio 2012
Bella avventura esotica e affascinante come quando dalle pagine del libro si affaccia l'antica Costantinopoli, dai tetti infiniti, rossi ed arancioni, grande caleidoscopio dell'oriente, capitale dell'Impero Ottomano. Goodwin si lancia in un nuovo giallo, scritto bene come i precedenti due, ricco di umori orientali e profumate ricette, dove si erge protagonista stavolta una figura di donna, la bella Amelie, cacciatrice di reliquie, ad affiancare Yashim l'eunuco con la passione della cucina chiamato a svelare un nuovo mistero, a trovare un nuovo assassino. Giallo adorabile, per cultori di noir-storici, ambientato poco prima della meta' dell'ottocento mentre l'impero declina, a cavallo di un mondo in fermento. Appassionante, fa venire voglia di visitare Istambul, per vedere con i propri occhi i sotterranei con le fontane, ora che sono stati riaperti al pubblico.