
Libro Senza Dio. Del buon uso dell'ateismo di Giulio Giorello
Trama libro
Come vivere, agire, lottare, morire quando si può contare solo su se stessi? È la sfida cruciale per un nuovo Illuminismo, inteso non solo come difesa di fronte al dispotismo, ma come compagno di strada anche per coloro che ancora avvertono il bisogno d'amore a cui un tempo si dava il nome di Dio. Da "ateo protestante", l'autore di questo libro non mira a dimostrare che Dio non c'è ma a definire l'orizzonte di un'esistenza senza Dio. Una vita, quindi, che prescinda da qualsiasi forma di sottomissione al divino, rifiutando rassegnazione e reverenza, ritrovando il piacere della sperimentazione nella scienza e nell'arte, e riscoprendo infine il gusto della libertà, soprattutto quando essa appare eccessiva alle burocrazie di qualsiasi "chiesa". Un ateismo non dogmatico che può essere utilizzato persino da ogni credente stanco della furia dei vari fondamentalismi che hanno sostituito al dono della Grazia del Signore il paesaggio desolato della repressione e dell'intolleranza.
Recensioni degli utenti
Senza Dio - 28 marzo 2011
E' difficile dare un giudizio su questo libro. L'autore, malgrado sia molto competente nel trattare l'argomento dell'ateismo, fa alle volte delle riflessioni di una banalità imbarazzante. E' comunque senz'altro interessante da leggere perchè viene fatta una bella panoramica storico-filosofica ricca di riferimenti bibliografici. Molto interessante il paragone tra "La peste" di Camus e i "Promessi sposi" di Manzoni.