I sentieri dei garibaldini. Escursioni tra i monti tra Meduna e Cellina sulle orme degli insorti friulani del 1864 di Giorgio Madinelli edito da Ediciclo
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I sentieri dei garibaldini. Escursioni tra i monti tra Meduna e Cellina sulle orme degli insorti friulani del 1864

Editore:

Ediciclo

Data di Pubblicazione:
1 Gennaio 2003
EAN:

9788888829005

ISBN:

8888829008

Pagine:
156
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Descrizione I sentieri dei garibaldini. Escursioni tra i monti tra Meduna e Cellina sulle orme degli insorti friulani del 1864

Il 6 novembre 1864 una banda di insorti, spinti dagli ideali mazziniani e dagli echi delle imprese di Garibaldi, assale, sulle vette della Val Tramontina in Friuli-Venezia Giulia, alcune truppe austriache. È l'episodio più importante fra quelli che hanno caratterizzato i moti insurrezionali friulani dell'Ottocento. Una coraggiosa impresa, non solo militare, ma anche alpinistica. Ed è sulle orme lasciate da questo gruppo di coraggiosi, "la Banda di Navarons", che prendono i passi gli itinerari di questo libro. L'antro del monte Castello, la cengia dei garibaldini, Sèlis, Pecolat, Chiampis, Basson, Andreis... Tutti luoghi che, tra Meduna e Cellina, sono stati teatro di uno dei più arditi movimenti insurrezionali del Risorgimento.

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5 di 5 su 1 recensione

I sentieri dei garibaldini, ottimo libroDi g. cecilia-23 Agosto 2017

Avevo in passato già incontrato qualche notizia sui moti friulani di Navarons del 1864 e questa pubblicazione me ne ha offerto infine un quadro nitido ed esauriente.Un'interessantissima introduzione storica, corredata dalle fotografie dei protagonisti e relative note biografiche, il ricostruito percorso degli insorti, ben commentato e illustrato, gli allegati e l'esauriente bibliografia di riferimento. Consiglio la lettura a tutti coloro che siano interessati a conoscere questo episodio ingiustamente meno noto del nostro Risorgimento che questa pubblicazione ci ricorda essere stato celebrato poeticamente dal Mercantini al pari della spedizione di Sapri. Se come quella fallì per la mancata rispondenza della popolazione, ebbe peraltro una conclusione meno tragica. Forse soltanto perché, nel caso dei moti friulani, il tentativo insurrezionale fu tentato fra conterranei, conoscenti e organizzato da un benvoluto, anziano medico mazziniano. Complimenti agli autori!