Trama Seminario sulla gioventù
"Che resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani? Niente, neppure una reminiscenza. Il peggio, una volta sperimentato, si riduce col tempo a un risolino di stupore, stupore di essercela presa per così poco, e anch'io ho creduto fatale quanto si è poi rivelato letale solo per la noia che mi viene a pensarci. A pezzi o interi, non si continua a vivere ugualmente scissi? E le angosce di un tempo ci appaiono come mondi talmente lontani da noi, oggi, che ci sembra inverosimile aver potuto abitarli in passato."
Recensioni degli utenti
Seminario sulla gioventù-29 ottobre 2010
Una prosa straordinaria...Busi modella la lingua come fosse cera nelle sue mani. La storia di Barbino è piuttosto surreale in certi punti ma resta emblematica dei conflitti interiori che dominano la giovinezza di ognuno: l'affermazione della propria sessualità, l'allontanamento dalla famiglia, la definizione del proprio io. Busi/Barbino non ha intenzione di farsi rinchiudere in un ruolo preciso, la sua voglia di vita sconfina in qualcosa di indeterminato ed è soprattutto per questo che l'ho adorato. Il primo libro di Busi che leggo e spero che i prossimi siano sorprendenti come questo!