Se una notte d'inverno un viaggiatore

Piccolo capolavoro della metaletteratura. "Piccolo" solo per via del formato: Calvino è un gigante, in fatto di scrittura. Se una notte d'inverno un viaggiatore è al contempo saggio ispirante e romanzo piacevole: consigliatissimo.

"Se una notte d'inverno un viaggiatore" è un omaggio di Calvino allo spirito della lettura, alla scrittura e al rapporto assolutamente unico, ma bello, tra scrittore e lettore. In uno stile inimitabile e con ingegno sottile l'autore ha sezionato l'arte della scrittura, vari aspetti del mondo dell'editoria e quel mix di emozioni che ogni scrittore è destinata a provare mentre lavora sulla sua nuova opera, indipendentemente dal fatto che sia destinata a battere i record di vendite o che diventi un romanzo acclamato dalla critica. Il lettore viene trascinato nel cuore della narrazione (se così si può chiamare) in un viaggio imprevedibile dove è contemporaneamente lettore, scrittore e un personaggio in balia dei capricci di uno scrittore.

Un romanzo che suona quasi come un esperimento e che trascina il lettore prendendolo per la "gola" della curiosità, per la fame della lettura, per il piacere di conoscere una storia. Un libro caratterizzato da soli inizi, dal tentativo di mostrare tanti modi di essere e quindi di leggere, dalla voglia di dimostrare quanto bello è avere tra le mani un testo e farlo proprio.

Un testo molto carino e piacevole che però non mi ha del tutto convinto. Infatti il ritmo è lento e a volte noioso. Buona l'idea di concentrare la trama sul lettore e sul piacere di coinvolgerlo ma è anche un punto debole di questo romanzo, dove manca l'elemtno di tensione narrativa e di phatos, per cui appare legnoso.

Un romanzo fortemente incentrato sul piacere di una lettura leggera e spensierata che però a mio modesto avviso risulta essere fin troppo inconcludente. Infatti la trama manca di tensione narrativa, e per quanto lo stile brillante di Calino salvi in parte il vuoto lasciato da un ritmo poco appagante, non riesce a far brillare questo testo.

Ecco un romanzo sul piacere di immedesimarsi nella storia, in cui il personaggio, chiamato argutamente solo Lettore è costretto a terminare la lettura più volte e a causa di svariate coincidenze. Un libro non facile e dalla trama abbastanza intricata. Una lettura onirica e frastagliata che si snoda su un percorso poco illuminato e disseminato di fuorvianti atteggiamenti, in cui nemmeno la presenza della giovane e seducente Ludmilla, servirà a renderlo più semplice. Calvino è uno scrittore che adora giocare con la realtà e con le parole, infatti, più e più volte si perde completamente il filo del romanzo e ci si ritrova trascinati dentro un nuovo contesto. Notevoli le riflessioni sul piacere della lettura ma a mio avviso, nonostante la genialità di questo grande scrittore, non c'è molto altro da rimarcare.