Le sculture ornamentali «veneto-bizantine» di Cividale. Un itinerario artistico e archeologico tra oriente e occidente medievale
- Editore:
All'Insegna del Giglio
- Collana:
- Contributi di archeologia medievale
- Data di Pubblicazione:
- 1 gennaio 2011
- EAN:
9788878145108
- ISBN:
8878145106
- Pagine:
- 256
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Scultura
Libro Le sculture ornamentali «veneto-bizantine» di Cividale. Un itinerario artistico e archeologico tra oriente e occidente medievale di Stefano Roascio
Trama libro
Il volume è frutto di un'ampia ricerca che illustra e analizza l'apparato scultoreo medievale conservato al Museo Nazionale di Cividale del Friuli, sia dal punto di vista storico-artistico che archeologico e architettonico. L'orizzonte cronologico si situa tra il XII e il XIII secolo. Vengono prese in esame le decorazioni di patere, formelle, cornici marcapiano con numerose varianti, usate come elementi architettonici; le decorazioni richiamano a legami con il vicino e medio Oriente attraverso la mediazione del mondo bizantino e arabo. A questo apparato iconografico non sono escluse le ceramiche usate come bacini. Una parte significativa della ricerca è dedicata all'analisi dei materiali, marmi e pigmenti storici, che ha rivelato una ricca gamma cromatica insieme anche all'uso del lapislazzulo. L'analisi dei materiali e altre considerazioni archeologiche e topografiche hanno permesso di ipotizzare che le sculture di Cividale siano ciò che resta del prestigioso palazzo patriarcale voluto da Paolino d'Aquileia all'inizio dell'VIII secolo e abbattuto nel XVI.
Recensioni degli utenti
Notevole lavoro interdisciplinare - 1 febbraio 2012
Il libro rivela uno studio accurato dei diversi frammenti architettonici attraverso un approccio non solo storico-artistico ma anche archeologico. Particolarmente interessanti i rapporti con la scultura decorativa di Venezia dove si contano ancora centinaia di patere e formelle collocate nelle facciate. Attraverso questo lavoro si scopre che queste particolari decorazioni provengono dal vicino e medio-oriente con la mediazione di Bisanzio e la rielaborazione regionale di Venezia. Interessante anche l'analisi archeometrica dei resti di colore sulle sculture, eseguite al Louvre di Parigi, che ha ritrovato anche il prezioso blu di lapislazzuli. In relazione all'impiego del colore un capitolo è dedicato alla poco nota policromia delle sculture medievali, con esempi tratti da tutta Europa. Un libro da leggere non solo dagli specialisti, ma anche per capire meglio Venezia.