Sbirre di Massimo Carlotto, Giancarlo De Cataldo, Maurizio De Giovanni edito da Rizzoli

Sbirre

Editore:

Rizzoli

Collana:
Nero Rizzoli
Data di Pubblicazione:
3 luglio 2018
EAN:

9788817101592

ISBN:

8817101591

Pagine:
220
Formato:
brossura
Argomenti:
Racconti, ANTOLOGIE (ESCLUSE LE ANTOLOGIE DI POESIE)
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Sbirre

Ci sono poliziotti che combattono il crimine e difendono la legge. A volte pagano con la vita. E ci sono poliziotti corrotti che tradiscono, diventando peggio dei peggiori banditi. Poi ci sono loro: le donne in divisa. Fragili e determinate, vittime e carnefici, le sbirre di questi racconti sono creature di confine, paladine mancate, guerriere comunque sconfitte, sedotte dal delitto, soggiogate dalla vendetta, in bilico tra bene e male. Il commissario Alba Doria indaga nel magma ribollente della rete telematica, tra le pieghe più segrete del dark web, laddove alligna l'odio che consuma il Paese. Il vicequestore Anna Santarossa è già passata dall'altra parte e vende informazioni alla mafia bulgara. Sara Morozzi legge le labbra della gente e interpreta il linguaggio del corpo. Ha i capelli grigi e un passato tra i ranghi di un'unità impegnata in intercettazioni non autorizzate: ora ha anche un conto da regolare. Dall'estremo Nordest di una frontiera selvaggia fino alla Napoli anonima di sobborghi e quartieri residenziali, passando per una Roma in cui davvero aprile è il più crudele dei mesi e la primavera ha smesso di riscaldare i cuori, Massimo Carlotto, Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni raccontano l'Italia al tempo dell'illegalità globalizzata, delle fake news, del condizionamento di massa. Svelano le ossessioni, le paure e la privata ferocia di coloro che dovrebbero difendere l'ordine pubblico. Inaugurano una new wave della letteratura nera, in cui la donna non ha più nulla di fatale, ha rinunciato alle pose marziali della giustiziera e, lontana dall'eroismo inquirente, restituisce la cupezza di una realtà quanto mai controversa. Eroi, martiri e corrotti. Paladini della legalità o spregiudicati doppiogiochisti. Dovrebbero stare dalla parte del bene, molte volte cambiano fronte, ma vivono sempre sul filo delle passioni più intense: sono sbirri. Tre grandi interpreti della crime fiction italiana narrano in altrettanti racconti incubi e debolezze, accanite rivalse e privatissimi regolamenti di conti dei tutori dell’ordine, sul confine che separa la legge dalla giustizia, quando ogni mezzo diventa valido pur di perseguire lo scopo. Dal Nordest a Napoli, passando per Roma, Carlotto, de Giovanni e De Cataldo non fanno sconti componendo tre impietosi ritratti della figura più emblematica del poliziesco.

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4 di 5 su 1 recensione

Triste come la realtà di questi tempiDi T. Grazia-20 luglio 2018

Tre inquietanti spaccati rispettivamente sull'avidità, la cultura dell'odio, e l'ipocrisia dell'attuale società. Donne mediocri che non riuscendo ad emergere come, secondo loro, sarebbe giusto, coltivano vendette e odio. Leggere i tre racconti mi ha messo tristezza.