Descrizione Il sangue è randagio
Cosa resta dell'America quando la bomba è esplosa e nessuno può più dirsi ingenuo? Un noir politico e fluviale, in cui l'amore e il potere combattono un'epica battaglia dove non ci sono vincitori. Estate 1968. Sui cadaveri ancora caldi di Martin Luther King e Robert Kennedy iniziano a circolare teorie cospiratorie. Le Pantere Nere sono sul piede di guerra a South Los Angeles. Mentre i federali si apprestano a prendere contromisure draconiane. E di nuovo ci sono tre uomini che si ritrovano al centro della tempesta perfetta. Dwight Holly, lo sgherro del capo dell'Fbi, ossessionato dall'oscura figura di una militante di sinistra. Wayne Tedrow Jr, ex poliziotto corrotto, impegnato a costruire un paradiso mafioso nella Repubblica Dominicana. Don Crutchfield, un giovane investigatore privato, che si destreggia tra fascisti assassini, rivoluzionari marxisti e potenti vari di un'era incendiaria. Le loro esistenze s'incrociano e collidono, e tutti e tre pagheranno a caro prezzo l'aver voluto diventare protagonisti della Storia.
Recensioni degli utenti
Da leggere-30 maggio 2012
L'autore racconta di un'America in ginocchio afflitta da tantissimi scandali come le operazione della Mafia del Sud America, la presidenza di Nixon, la morte di Edgar Hoover, l'Imperialismo USA, tra razzismo, crimini efferati, cospirazioni e tanto altro. Una situazione insostenibile dal punto di vista nazionale e mondiale e un'America devastata da eventi che l'hanno portata quasi ad un'implosione nel giro di pochi anni dal 1968 al 1972. Un libro vero che parla di una storia vera e recente, davvero interessante.
Un lungo sognoincubo -26 maggio 2012
Bravissimo Ellroy. Come sempre, vicenda intricatissima, decine di personaggi doppiogiochisti e dalla doppia faccia, omicidi al limite del cruente, esecuzioni, crudeltà, sadismo, situazioni ermetiche. Scrittore crudele con i propri personaggi. Un gran thriller che chiude la trilogia sui grandi delitti della storia americana.
Il sangue è randagio-2 aprile 2011
Lasciate scorrere le prime 100 pagine, prima di darne un giudizio. Ellroy ha reinventato il genere, anzi ha spostato il noir americano nel mainstream facendolo diventare parte della narrazione storica di quel paese e della sua società. Questo libro chiude la trilogia cominciata con America Tabloid che a mio parere resta il suo miglior romanzo.
A me non è piaciuto.-19 maggio 2010
Troppi personaggi presentati (quasi) tutti insieme. Trama spezzettata e difficile da seguire.