
La Sanfelice
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Gli Adelphi
- Edizione:
- 2
- A cura di:
- E. Bas , F. P. Ciglia , S. Zicari
- Traduttore:
- Ascari F., Cillario G., Ferrero P.
- Data di Pubblicazione:
- 10 marzo 1999
- EAN:
9788845914331
- ISBN:
884591433X
- Pagine:
- 1764
Libro La Sanfelice di Alexandre Dumas
Trama libro
Scritto fra il 1863 e il 1865, quasi in contemporanea con la sua pubblicazione a puntate sul romanzo parigino "La Presse", "La Sanfelice" segna il ritorno di Dumas al successo popolare e costituisce un addio e un omaggio alla amatissima città di Napoli dove lo scrittore era arrivato al seguito del suo amico Giuseppe Garibaldi e aveva vissuto per quattro anni.
Recensioni degli utenti
Strepitoso - 27 aprile 2012
Libro con tutti i pregi (e i difettacci) di Dumas padre, mi sembra particolarmente adatto per chi ama le letture lunghe, minuziose, avventurose e un tantino improbabili. Lo scorrere degli eventi è molto coinvolgente e si giunge a un finale trattato con tale efficacia, da farne dimenticare la teatralità e l'enfasi. La figura di Luisa, per altro smontata storicamente dal caro Benedetto Croce, è paragonabile a quella di altre eroine del grande romanzo, da Natascia Rostova a Rossella O' Hara, ma ha una sua peculiarità tutta francese, assolutamente degna di quel genio sregolato che fu Dumas. Da conoscere, quindi.
La repubblica napoletana - 23 aprile 2012
"La Sanfelice" non è un romanzo concentrato solo sul personaggio che dà il titolo all'opera; anzi, Luisa a dire il vero viene quasi messa in secondo piano rispetto ad altri personalità (i due sovrani, Nelson, Caracciolo, Ruffo) . E' la grande narrazione della Repubblica napoletana, che ancora oggi nessun italiano è mai risultato a scrivere bene come ha fatto Dumas, che da francese descrisse Napoli più di quanto Napoli abbia mai capito se stessa.
Monumentale romanzo storico - 29 marzo 2012
La Sanfelice è una storia che mi ha coinvolto come rare altre durante la sua lettura, con personaggi magnificamente tratteggiati che sanno farsi apprezzare od odiare (o parimenti le cose come re Emanuele: celebre nella sua autoironia quanto biasimevole nella sua codardia) e moltissime pagine di storia che passano veloci e mai pesanti; un romanzo la cui vastità non è affatto un difetto, ma anzi che avrei amato allo stesso modo anche con qualche decina di pagine in più.