Sabato di Ian McEwan edito da Einaudi

Sabato

Editore:

Einaudi

Collana:
Super ET
Traduttore:
Basso S.
Data di Pubblicazione:
31 ottobre 2006
EAN:

9788806184865

ISBN:

8806184865

Pagine:
292
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Sabato

Il 15 febbraio 2003, un sabato, Henry Perowne si sveglia nel cuore della notte in preda a un'inspiegabile euforia. Si avvicina alla finestra e osserva per qualche istante lo spettacolo della piazza su cui si affaccia casa sua. Improvvisamente si rende conto che il cielo notturno è attraversato da una scia di fuoco. Aerei in fiamme, terrorismo, fantasmi dell'Undici Settembre: è questo forse l'attacco su Londra che tutti aspettano, specialmente ora che il governo Blair appoggia l'invasione americana dell'Iraq? Henry Perowne è un uomo soddisfatto della propria vita. Neurochirurgo in un ospedale londinese, ama il suo lavoro, ama sua moglie, un avvocato affermato, ha due figli adorabili. Cosa può minacciare una felicità conquistata con tanta tenacia?

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 10 recensioni

DeliziosoDi b. simonetta-23 aprile 2012

Vedo commenti contrastanti su questa opera di McEwan che evidentemente non è stata la più "popolare". Eppure l'ho apprezzata in modo particolare, qui l'autore si esprime in una delle sue prove migliori riguardo alla scrittura "perfetta", qualche volta sublime che lo caratterizza. Inoltre sono d'accordo nel dire che si presta a tante e tante interpretazioni, ci si può trovare di tutto nella paziente descrizione del sabato di questo neurochirurgo dalla vita fortunata, bella casa, bella famiglia... Eppure può accadere l'inimmaginabile "caso" a minacciarla. Io vi ho riconosciuto il conflitto tra la ricchezza e l'opulenza del mondo occidentale e la rabbia di quella parte del mondo è costretto a stare ai margini, trasformandosi in una polveriera. Consigliatissimo, come tutta la produzione di McEwan del resto.

Non succede nullaDi b. valentina-13 marzo 2012

McEwan scrive bene, e si vede; ma in questo libro sembra voler solamente ostentare la sua capacità di scrittura. La trama è quasi totalmente inesistente, e per quasi tutto il libro si viene sommersi da tediosi termini tecnici riguardo la neurochirurgia. Mi chiedo quale possa essere l'utilità di ciò se non quella di esibire il proprio stile...

Un libro da gustare!Di S. Laura-10 marzo 2012

Per le prime 200 pagine il romanzo si caratterizza per la totale assenza di trama: McEwan non dice nulla, ma lo fa in modo magistrale. Il libro è chiaramente un esercizio di stile volto a mostrare le capacità dell'autore. E che stile, dico io! McEwan ti avvolge in una rete di parole, che è funzionale solo alla caratterizzazione del protagonista, e ti libera solamente alla fine, quando la storia effettivamente prende piede. Consigliato a chi vuole innamorarsi delle parole!

SabatoDi M. Gerardo-20 luglio 2011

Dopo l'esperienza non propria delle più esaltanti di Espiazione torna il mcewen che conosciamo. Pu leggere come un instant book (riuscito) sulla Londra pre-intervento in Iraq. Si pu leggere come una riflessione (tipica per Mc Ewan) sul caso e sul suo potere, e anche sulla morale (la contrapposzione salute-malattia, potere scientifico-frustrazione fisica) e in controluce sulla lotta tra classi. Si può addirittura leggere come una riflessione sul ruolo dello scrittore trasfigurato nel personaggio di Perowne, appunto ritratto nel suo "potere" di disporre del cervello del paziente-lettore. Qui si leggano anche alcuni giudizi di Perowne (o di Mc Ewan) su Flaubert e sul realismo magico, ma anche lironica, parodistica affermazione (cito liberamente) "si può vivere senza storie". Si può leggere infine come una prova di virtuosismo da parte di Mc Ewan. Così come esistono attori dei quali si dice "potrebbe pure recitare lelenco del telefono", allo stesso modo Mc Ewan, nel suo consueto stile asciutto e (guarda caso) chirurgico, rende interessanti pagine di descrizioni di operazioni al cervello, partite di squash, nonché lintero armamentario poetico del tronfio John Grammaticus e della figlia di Perowne, Daisy. Insomma Mc Ewan, quando ritrova la penna leggera e felice di "Lettera a Berlino", "Amsterdam" o "Enduring Love", e riesce a far fermare i suoi personaggi una battuta prima del limite dellodioso (cosa non riuscita con "Espiazione") si conferma un buon autore di "mainstream colto" per lettori ben educati, senza troppe ambizioni (lui, non i lettori), in questo tanto diverso dall'altro big della letteratura inglese contemporanea - Martin Amis, ma forse proprio per questo piuttosto divertente e (ma si) avvincente.

SabatoDi S. Max-3 aprile 2011

Che tristezza... Dovrei concedere un'altra possibilità a questo autore? McEwan scrive bene, ma in questo romanzo sembra che abbia voluto mettere insieme diversi campi del sapere per farci vedere quanti paroloni conosce. Va bene, il protagonista è un medico chirurgo, ma non per questo mi interessa sapere tutti i termini tecnici medici relativi al suo campo e conoscere il dettaglio di una operazione. Inoltre ho trovato la trama irreale, i protagonisti poco delineati, i dialoghi banali e scontati.

La storia di un neurochirurgo londineseDi S. GIORGIO-30 agosto 2010

delle sue certezze scientifiche che vacillano di fronte alla ferocia assoluta che la vita è in grado di produrre, a prescindere dalle buone ragioni di noi tutti. Un aspetto interessante è che McEwans - lo si capisce dalle riflessioni scientifiche che mette in bocca al protagonista di Sabato - è un ateo neodarwinista: come Dawkins per intenderci. Uno scrittore che ha come punti di riferimento la comunità scientifica anglosassone. Una galassia che va dai professori di greco e latino di Oxbridge (gli ultimi grecisti sopravvissuti), agli scienziati delle nanotecnologie in California, passando per le ricerche sul DNA, i brevetti di Taiwan sulle cellule, l'astrofisica e l'etologia neoevoluzionista appunto. Noi latini viviamo in uno stato confusionale abbastanza rassicurante da permetterci di non fare più i conti con dio, la creazione, l'evoluzione e altre generalità che sembra non ci riguardino. Ma questo non significa che nel resto del mondo abbiano passato in terza serata, dopo la mezzanotte, i temi della ricerca genetica, le neuroscienze o la formazione della materia, come da noi delegandoli a Piero Angela & Son. Anzi: proprio su questi temi si scatenano gli scontri multinazionali che condizionano, attraverso guerre guerreggiate o finanziarie, i nuovi assetti degli Stati e di interi continenti. Essere tagliati fuori può darci la falsa prospettiva che la posta in gioco sia irrilevante: lo è per noi, nel senso che siamo stati eliminati dalla gara, con i nostri patetici ricercatori universitari o del CNR che giocano al piccolo chimico con mezzi e paghette che non basterebbero a comprare uno solo dei brevetti della Monsanto. La comunità, cui fanno riferimento McEwans e altri scrittori, divulgatori scientifici e ricercatori veri e propri, crede nella scienza e nella possibilità che questa spieghi, almeno in parte, quei "misteri" che i creazionisti (molto più numerosi di quanto sarebbe lecito aspettarsi) riservano all'esclusiva disponibilità di dio. Ma, sembra riflettere il protagonista di "Sabato" - finalmente giunto, molto provato, alla sera di domenica - nonostante tutte le certezze scientifiche cui ci appelliamo, in fondo al cuore ci rimane la consapevolezza che tutto è impermanente e destinato a scivolare via.