Romanzo militare. #Operazione Double Sierra

Leggendo "Romanzo militare" salta subito agli occhi la competenza dell'autrice in materia di sicurezza e quante missioni MIX si sia lasciata alle spalle. Una successione continua di avvenimenti avvincenti, talvolta ricchi di suspense e paura, dove il sospetto verso il nemico è un obbligo che regna sovrano nella mente di chi deve vigilare sulle strade. L'idea di parlare dell'Operazione Strade Sicure tramite questo libro, spero a larghissimo raggio, è stata formidabile! Nessun ambiente civile è a conoscenza del sacrificio quotidiano di questi nostri ragazzi e ragazze e dei rischi a cui sono soggetti ogni giorno in una città complicata come Roma. Dopo averlo letto mi sono convinto che il sistema adottato dallo Stato non funzionerebbe se fosse affidato, per esempio, a privati o ad altri ordini paramilitari. Soltanto i militari sono abituati a ricevere ordini pericolosi e rischiosi per la propria vita e a eseguirli senza discutere. Il più delle volte si tratta di un lavori sporchi, ma qualcuno li deve pur fare e per eseguirli occorre un grande senso dello Stato, attaccamento alla bandiera, al corpo, al coppio, alla propria caserma e soprattutto un grande amore per il prossimo e verso gli italiani più deboli che circolano per le nostre strade spesso inconsapevoli di ciò che c'è dietro l'angolo. Il pericolo è ovunque: in un drone in hovering, oppure dentro le antiche fogne della capitale, dove possono nascondersi i terroristi per manovrare valvole micidiali in grado di uccidere più delle bombe, ma anche dietro il volto innocente di una ragazza dal sorriso invitante, oppure in quello di un terrorista sotto le false sembianze del turista. I giovani che abbiamo conosciuto in questo romanzo si sono formati in Medio Oriente e anche un po' più in là, dopo aver visto tanto sangue scorrere, spesso anche quello dei loro compagni. Questo pensiero mi ha accompagnato per tutta la lettura. Desidero fare i miei più sinceri complimenti alla Dott.ssa Marina Catena non solo per la narrativa scorrevole come un fiume in piena ma anche per la capacità di alternare momenti di grande tensione con altri di grande complicità tra i ragazzi, e altri ancora, dove le battute in dialetto abruzzese e romanesco ci portano a godere della grande capacità, tutta italiana, di prenderci in giro ma con il cuore in mano, come fratelli e sorelle di un tempo passato che vedo sopravvivere, con una certa emozione, soltanto dove c'è l'amore per gli ideali che ho sopra elencato.

Mi sono avvicinata cauta alla lettura di questo romanzo: faccio parte del folto gruppo di quelli a cui la parola militare fa drizzare le antenne e deglutire, vagamente infastiditi. E invece dalle prime pagine una dolce sensazione di complicità e di tenerezza mi ha pervaso. Verso queste figure di ragazzi mimetici cui ancora la vita non ha dato una forma definita, e sembrano profumata materia grezza: un impasto di coraggio, di trasparenza, di pudica quanto malcelata delicatezza. Ma ecco che mentre ti trastulli in tanta umana bellezza, d'improvviso l'intreccio tende al giallo, e il fiato resta sospeso. Davvero sorprendente. Come ogni volta che si lascia accadere il miracolo di guardare le cose da un altro punto di vista. Chapeau!