Ritorno a Correggio

Romanzo avvincente e utile. Stimola a riflettere su passato e presente, su come si diventa ciò che si è. Il "ritorno" del titolo riguarda innanzitutto il procedere della coscienza, l'andirivieni della memoria e degli affetti. I precisi riferimenti storici e geografici si intrecciano con dialoghi che riguardano l'esistenza di ogni essere umano. Il lettore riconosce se stesso e la propria alterità. Lettura molto interessante e formativa per tutti, in particolare per educatori e genitori.

Il titolo "Ritorno a Correggio" non deve far pensare a un romanzo "locale". Esso contiene infatti dialoghi e riflessioni su questioni fondanti dell'esistenza. La prosa, fluida e accattivante, cattura il lettore dall'inizio alla fine, senza mai cadere nella banalità.

È un libro fitto e indispensabile il romanzo di Enrico Messori. Un libro dell'anima, di un luogo, radice della nostra esistenza e dal cui genio l'anima stessa viene nutrita con le sue leggende e storie. Lo definirei tranquillamente "un vaccino" per la nostra civiltà che vive un momento di crisi, per il suo messaggio a mantenere i "vasi comunicanti, necessari alla vita e alla libertà". Il simposio tra il suo doppio, più giovane, e il professore, suo insegnate del liceo, è avvincente, una leccornia per chi è appassionato di filosofia, con una levità grandiosa di stile il libro ci porta a farci domande sul cerchio delle coincidenze, sull'equilibrio tra il caso e il destino, le nostre iniziative e il volere di Dio, a chiederci come siamo diventati quello che siamo. Indispensabile dunque questo libro dell'anima, un'anima "bella" che parte da... E torna a...