Ritorna, dottor Caligari

Un libro particolare che ha bisogno di un impegno particolare. I racconti di Barthelme sono difficili e a volte enigmatici: spesso ci sono salti di tempo, di luogo e di personaggi che pongono in difficoltà il lettore; difficoltà che quasi mai vengono messe a termine proseguendo nella lettura. Stimola però una qualche curiosità, almeno in un certo tipo di lettore. E' come godersi un film di Lynch: ciascuno può farsi una propro giudizio senza però avere la certezza di avere visto correttamente.

Molto ma molto meglio rispetto invece al suo unico romanzo che mi era capitato di leggere. In questa raccolta di ben 14 racconti ve ne sono alcuni in cui lo sperimentalismo francamente risulta in una lettrua molto ostica, non tanto per la scorrevolezza del testo, che rimane eccellente, quanto per la comprensione reale di quello che stiamo leggendo (ed in questo quindi do ragione a coloro a cui il libro è risultato incomprensibile) . Ma per la stragrande maggioranza i racconti sono estremamente belli. Tra tutti, secondo me: "Un uomo si nasconde", "La grande trasmissione del 1938", "Io e Miss Mandible", "Marie, Marie, tieniti stretta", "Margini", "Sospesi nell'aria", "A Londra e a Roma", "Una pioggia d'oro", ma sicuramente anche molti altri sono notevoli. Io giudico quindi questa raccolta di racconti estremamente bella e stimolante; una lettura sicuramente diversa dall'usuale, insolita, ma estremamente efficace. Non sono quindi assolutamente d'accordo con chi dice (Latinese) che questo modo di scrivere, innovativo per gli anni sessanta, sia poi invecchiato molto male. Non sono nemmeno d'accordo con chi dice che questo libro non sia per tutti: la scrittura, ripeto, è estremamente scorrevole, non vi si trovano citazioni troppo colte, l'unica cosa è che la lettura richiede una certa attenzione, ma ripaga poi con un grande piacere. Assolutamente da leggere.