Risvegli nel buio di Shira Nayman edito da Einaudi
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Risvegli nel buio

Editore:

Einaudi

Collana:
I coralli
Traduttore:
Balmelli M.
Data di Pubblicazione:
27 marzo 2007
EAN:

9788806182359

ISBN:

8806182358

Pagine:
263
Formato:
brossura
Argomento:
Racconti
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Trama Risvegli nel buio

Struggenti e ingegnose, le storie racchiuse in "Risvegli nel buio" raccontano di una rivelazione che capovolge l'esistenza. Le protagoniste, figlie inconsapevoli di uomini e donne che, in veste di vittime o di carnefici, hanno vissuto in prima persona gli orrori dell'Olocausto, sono colte nel momento in cui la verità sulla loro ascendenza, cercata o respinta che sia, sbaraglia ogni loro certezza. In "La casa sulla Kronenstrasse" una newyorkese di adozione, spinta da alcune parole pronunciate dalla madre sul letto di morte, affronta un viaggio oltre Oceano per ritrovarsi, per la prima volta, a casa. L'ebrea ortodossa di "La scimmia di porcellana" vive con rigore la propria identità fino a quando, per amore della figlia maggiore, accetta di mettere a nudo un passato insospettabile. In "La lampada" un oggetto raccapricciante eppure prezioso diventa il simbolo di una comunione ideale fra tre donne che si trasmettono tacitamente il testimone della vita. E i ruoli di psichiatra e paziente si dilatano a esplorare più antichi e inquietanti legami in "Oscure pulsioni del sangue".

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5 di 5 su 1 recensione

L'onda lunga dell'OlocaustoDi k. linda-21 marzo 2011

Ci sono libri, autori che passano sotto silenzio. Poi per caso li si incontra lungo la propria strada, li si legge e ci si domanda come mai nessuno spenda una parola buona per loro. Questa raccolta di racconti ha generato in me queste sensazioni. La questione dell'Olocausto (qualcuno dirà "ancora!") qui invece è trattata in modo nuovo. I racconti hanno come protagonisti personaggi che non hanno vissuto questa esperienza direttamente, ma ancora ne patiscono, per vie dirette o inconsce, le conseguenze. L'Olocausto è un male che li mangia dentro, un tarlo nella testa, l'immagine che non si riesce a cancellare, una pesante eredità. Vittime e carnefici qui diventano un unico soggetto. Non bisogna temere che sia inutilmente crudo, purtroppo è solo realisticamente difficile. L'ultimo racconto è per me il meno riuscito.