Ristorante al termine dell'Universo

Secondo volume della saga: già dal titolo si inizia a pregustare la nuova avventura. Lo stile è sempre spassoso e assurdo, si aggiungono nuovi personaggi e le descrizioni di mondi nuovi e creature misteriose si moltiplicano. I salti tra un punto di vista e l'altro sono più frequenti rispetto al primo libro, infatti a volte per stare dietro ai continui cambi ci si perde un po', ma resta un ottimo libro da godersi nei momenti di spensieratezza. Il finale è a mio parere geniale.

Altro capitolo della divertentissima "trilogia in cinque libri": fantastico come il primo libro, da acquistare ad occhi chiusi. Un libro che non può mancare nei vostri scaffali: le avventure di Arthur Dent non potranno non appassionarvi.

No al panico! Ford Prefect e Arthur Dent continuano le avventure ai margini dell'universo con l'ausilio della famosa guida galattica per autostoppisti (e del famoso asciugamano necessario per ottenere un passaggio sulla prima astronave di passaggio). Un umorismo geniale e garbato.

La prima parte è incentrata più su Zaphod che sugli altri personaggi, in modo sempre più folle e sconclusionato tanto che, tra salti temporali e cambi di scenari si fatica a seguire la trama. Nella seconda metà, invece, c'è più continuità in un posto solo e la storia si fa più intrigante, con Prefect e Dent. Sfizioso.

Altra creazione del compianto Adams, il libro ripercorre lo stile garbato, ironico e divertente della Guida Galattica, il primo libro della serie. Coe tale, strappa continuamente il sorriso per la citazione, la battuta od il doppio senso. Consigliato per i patiti dell'umorismo britannico.