Rex. 753 a. C. L'alba di un Impero. La fondazione di Roma di Dafne Amati edito da Rizzoli

Rex. 753 a. C. L'alba di un Impero. La fondazione di Roma

Editore:

Rizzoli

Collana:
Rizzoli best
Data di Pubblicazione:
9 Febbraio 2011
EAN:

9788817047180

ISBN:

881704718X

Pagine:
394
Formato:
rilegato
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Trama Rex. 753 a. C. L'alba di un Impero. La fondazione di Roma

753 a. C. In un Lazio selvaggio e misterioso crescono i due gemelli che fonderanno la città Eterna. Remo governa le forze della natura attraverso poteri segreti, che tenta in ogni modo di ignorare, perché il suo unico desiderio è condurre l'esistenza quieta del pastore. Romolo, invece, si dedica al brigantaggio con i compagni della Confraternita Saturnina e spende il bottino delle imboscate nelle bettole di Settemonti. Al compimento dei diciassette anni. Remo e Romolo, come tutti i loro coetanei, sono sottoposti alla prova per entrare nell'esercito dei Quiriti. Abbandonati in un bosco con in corpo un veleno mortale, i fratelli si salvano grazie ai poteri di Remo e, sulla via del ritorno, si imbattono nel prodigio della Stele che, animandosi, li mette in guardia sul loro destino. Incuranti delle parole della profezia, i fratelli si separano: Romolo diventa soldato mentre Remo si rifugia a casa di Angerona, la sua promessa. Ma i gemelli non possono sottrarsi alla sorte preparata per loro dagli dèi. Amulio. l'usurpatore del trono di Alba, ha mosso guerra contro Settemonti e schiere di Mantelli Neri seminano terrore in tutta la regione. Ai fratelli, non resta che imbracciare le armi, ignari che è il primo passo verso il compimento della profezia. In una notte infinita i gemelli affronteranno insieme la battaglia decisiva contro Amulio, scoprendo solo allora un terribile segreto sul loro passato e la missione di cui sono investiti: fondare la città che governerà il mondo.

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2 di 5 su 1 recensione

L'ALBA DI UN IMPERODi L. DANIELA-10 Luglio 2011

Romanzo storico con un'indagine storica molto accurata. Come sappiamo dalla trama, i protagonisti sono i due famosi gemelli Remo e Romolo, figure mitiche conosciute da tutti. Figli della Rea Silvia e di un Nume misterioso, li incontriamo da ragazzi, appena diciassettenni, amati figli di due pastori: Faustolo e Acca Laurenzia. Uno attaccato più al padre e l'altro alla madre. Non potrebbero essere più diversi. Remo ha seguito le orme del padre e fa il pastore, conduce una vita tranquilla. Ama portare il gregge al pascolo e sa parlare con gli animali. I poteri che possiede fin da piccolo non lo spaventano, ma non ama neanche metterli in mostra per non apparire pazzo. Il suo sogno è condurre una vita pacifica con Angerona, la sua amata a Settemonti. Il suo gemello, Romolo, è l'opposto. Un ribelle, un brigante, che fonda la Confraternita Saturnina, nome ispirato al tempo in cui i loro antenati governavano Saturnia prima di diventare servi di dominatori finiti a loro volta sotto Amulio re di Alba. Romolo biasima coloro che hanno lasciato spegnere la fiamma della libertà, va contro qualsiasi regola che non sia la sua, non dice mai di no ad un corpo a corpo, da cui esce sempre vittorioso, mettendosi spesso nei guai. E' un temerario che sogna di ridare la libertà al suo villaggio. Con la sua banda di fuorilegge sfida le truppe di Re Amulio. Da qui iniziano i sui guai. I due gemelli sono di carattere opposto ma sono uniti dallo stesso amore per la famiglia. Entrambi darebbero la vita per l'altro, per Faustolo e Acca Laurenzia, che li hanno cresciuti come figli, ma dai pensieri imperscrutabili e che nascondono dei segreti impensabili. I due fratelli si ricongiungeranno e si divideranno più volte, avvertendo sempre la presenza o l'assenza l'uno dell'altro. Verranno costretti a delle prove per entrare forzatamente nei Quiriti e durante tale prova faranno un'esperienza mistica in cui gli verrà profetizzato che ciascuno di essi fonderà la città. Ognuno deciderà la propria strada... Devono affrontare il loro passato, scoprire i segreti delle loro origini, sfidare e sconfiggere Amulio, fratello di Numitore, tenuto in schiavitù per diciotto anni, padre di Silvia, che come sappiamo è la madre dei gemelli, costretta a diventare vestale dallo zio, il tiranno che governa Alba. Il romanzo, pur essendo un romanzo storico, usa un linguaggio moderno, con battute salaci e ironiche anche tra animali e uomini. E questo alleggerisce la lettura. Però, quello che poteva essere il colpo da maestro dell'autrice, e cioè alternare riferimenti storici molto accurati con elementi fantastici (dando una versione moderna della storia in cui incontriamo personaggi mitici, dei, luoghi storici), viene esasperato troppo dai dialoghi quasi da pazzi, onirici, in cui se ad un personaggio viene fatta una domanda, quest'ultimo risponde sempre con una domanda, come se non ascoltasse in realtà l'interlocutore, come se parlasse a se stesso. Ogni personaggio che i due gemelli incontrano parla per massime, mezze frasi. Ciò da fastidio durante la lettura, facendo nascere a volte la voglia di voltare pagina. Solo a metà libro la trama si fa più interessante, mentre il finale dovrebbe toccare gli animi per il quasi lieto fine, che non ci sarà nemmeno, perché chiaramente è previsto un seguito se non due.