Una rete di ascolti. Viaggio nell'universo musicale neo-riemanniano di Antonio Grande edito da Aracne

Una rete di ascolti. Viaggio nell'universo musicale neo-riemanniano

Editore:

Aracne

Data di Pubblicazione:
4 giugno 2020
EAN:

9788825532791

ISBN:

8825532792

Pagine:
552
Formato:
brossura
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Descrizione Una rete di ascolti. Viaggio nell'universo musicale neo-riemanniano

La teoria neo-riemanniana è un nuovo paradigma di pensiero e di ascolto della musica, nato da non più di trent'anni, che studia ciò che è stata chiamata una Seconda Pratica della tonalità. Il libro propone, per la prima volta in Italia, un'ampia discussione su questo tema lungo due direttrici: la musica presenta numerosi strati di coerenza, ciascuno dei quali richiede una specifica prospettiva analitica; la teoria neo-riemanniana tematizza procedimenti logico-formali che possono ritrovarsi anche nella musica post-tonale. Su queste basi l'autore sollecita una serie di prospettive analitiche inconsuete su un ampio repertorio che dall'Ottocento raggiunge i primi anni del nuovo secolo. Prefazione di Mario Baroni.

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5 di 5 su 1 recensione

Un libro in italiano sulla teoria neo-riemannianaDi G. Antonio-31 ottobre 2020

Il libro è unampia rassegna delle teorie neo-riemanniane in molte delle sue possibili declinazioni. È suddiviso in 2 sezioni più una centrale, come indica il seguente schema che si riferisce ai capitoli: nella 1a parte si trattano: il contesto storico e culturale che ha reso possibile, nel corso dell800, la cosiddetta Seconda Pratica della tonalità; un riferimento a Hugo Riemann e alla sua eredità; i caratteri e le proprietà formali del nucleo principale della teoria; una rassegna delle tipiche collezioni neo-riemanniane; unestensione alle Settime, dovuta al fatto che la teoria nasce essenzialmente per occuparsi di triadi, ma presto si punta ad estendere la teoria per includere anche specifiche collezioni di 4 suoni (riconducibili al set 4-27) . La sezione centrale (cap. 6) è interamente dedicato allanalisi di 9 brani, da Schubert a Brahams. Temi della 2a parte: trasformazioni tra collezioni di differente cardinalità, prima fra tutte quella fra triadi e settime; sviluppi che lapproccio neo-riemanniano può avere verso collezioni di ordine superiore; lapplicazione della teoria di Wittgenstein del sehen als alla musica; con la discussione su alcuni aspetti critici della teoria neo-riemanniana (e trasformazionale) come pure sui rapporti con altre teorie novecentesche; una discussione finale su alcuni dei nodi centrali dellintero volume, dove si parla del ruolo dellanalisi, della sua natura necessariamente parziale, della categoria di profondosuperficie, ecc. Si possono estrarre nel volume i seguenti sei aspetti di riflessione: Relativismo analitico Come si legge nellIntroduzione: Una forma di relativismo metodologico è forse il pensiero dominante di questo libro (46) . Si punta cioè a presentare al lettore la teoria neo-riemanniana come una delle possibili prospettive con cui un brano può essere indagato. Da questa posizione, non esiste una struttura presente nella partitura, come preesistente al nostro studiarla: al contrario, la struttura è ciò che emerge dallincontro con un certo modo di indagare quella musica. Sviluppi della teoria verso il mondo post-tonale La teoria neo-riemanniana, ci consegna una strumentazione concettuale che facilita laccesso a quella che sara? La teoria post-tonale (p. 45) . Ad esempio, il concetto di inversione puo? Risultare meno ostico se applicato a classi di insiemi piu? Familiari, come le triadi Maggminori. Piu? In generale lisomorfismo presente, fra le trasformazioni triadiche neo-riemanniane e il gruppo TnTnI della teoria post-tonale, fa si? Che questultimo potra? Essere studiato e colto con maggiore facilita? Dopo un adeguato training con le prime (ivi) . Da qui linteresse di natura didattica della teoria neo. Teoria del Sentire come Una delle tesi originali del libro è limpiego del concetto di vedere come (sehen als di Wittgenstein) a cui si dedica un intero capitolo, il 9, nella sua declinazione di sentire come. Ci si chiede cioè se sia possibile assegnare un fondamento allidea che lanalisi possa esprimersi come una sorta di invito a cogliere particolari aspetti del brano (p. 424) . Si legge nellIntroduzione: Riprendendo un tema caro al secondo Wittgenstein, quello del vedere come, si sviluppa lidea che gli operatori neo-riemanniani possono intendersi come delle dis-posizioni (contestuali) a sentire in un certo modo. Essi diventano, cioe, il luogo in cui la tipica azione invocata da David Lewin a carico delle trasformazioni, si integra in un modello marcatamente fenomenologico come testimonianza di un gesto intenzionale. Rapporti con altri approcci: monotonalità, cognitivismo, energiadistribuzione o profondosuperficie Sono indagati i rapporti della teoria neo-riemanniana con altre importanti teorie del nostro tempo. Una di queste è sicuramente il cognitivismo, con un focus alle teorie di Fred Lerdahl e gli studi di Carol Krumhansl. Uno spazio a sé è dedicato al rapporto tra teoria neo-riemanniana e schenkerismo. Il libro di Grande per un verso esso ci presenta una tecnica analitica in sintonia con il repertorio ottocentesco e in tal senso mostra nell800 una serie di segnali attestanti un cambio di sensibilità o, meglio ancora, di un paradigma nel vedere il Mondo; dallaltro però è una teoria tardo novecentesca, che si avvale di una Weltanschauung tipicamente di fine secolo XX, che ha sposato lidea che la realtà (per noi lo spazio dei suoni) sia qualcosa di mutevole, e non loggetto rigido comera pensata nel passato; che le stesse teorie sono parziali e precarie; che in unopera non vi è una struttura univoca, custodita nella profondità dei suoi strati, ma un sistema dinamico di possibilità di ricomposizione, secondo regole di volta in volta differenti. Questi due aspetti nel libro sono trattati insieme, perché sono solo due facce della stessa medaglia. E quindi lAutore si schiera dalla parte di chi ritiene che si possa utilizzare una teoria contemporanea, anche per studiare un fenomeno culturale del passato.