Trama Relativismo. Con il saggio Arte come visualizzazione creativa
L’assoluto non esiste. Nulla è eterno, stabile, definitivo, tutto è transitorio, relativo, superabile. L’uomo odierno deve prendere atto che la realtà ha questi attributi ed adeguare ad essi la propria vita. La scienza è un mezzo potente per conseguire tale finalità perché aiuta a vivere meglio, combattere il dolore, rivalutare il piacere, superare la paura della morte. L’essenza di questo libro è un’epistemologia e un’etica coerenti col nostro tempo.
Gian Paolo Prandstraller, sociologo, saggista, scrittore, docente nell’Università di Bologna, ha effettuato ricerche sociologiche anticipatrici e fondamentali. È autore di numerosi articoli e saggi pubblicati su giornali, riviste, enciclopedie e altri spazi culturali. È stato relatore su temi riguardanti le professioni intellettuali in molti convegni, congressi e dibattiti concernenti il lavoro professionale e creativo e sulle forze sociali che lo esperiscono.
Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: L’uomo senza certezze e le sue qualità (1991), Relativismo e fondamentalismo (1996), Il lavoro professionale e la civilizzazione del capitalismo (2003), L’imprenditore quaternario (2010).