Le regole di Mosca di Daniel Silva edito da BEAT

Le regole di Mosca

Editore:

BEAT

Collana:
Best BEAT
Traduttore:
Briasco L., Vitangeli R.
Data di Pubblicazione:
14 luglio 2016
EAN:

9788865593530

ISBN:

8865593539

Pagine:
416
Formato:
brossura
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Trama Le regole di Mosca

Gabriel Allon è seduto su uno dei blocchi di cemento armato che nel cuore di San Pietro proteggono l'obelisco egizio, quando Boris Ostrovskij compare in fondo alla piazza. Allon si alza e si lascia risucchiare da una folla di allegri pellegrini polacchi fin nell'atrio della Basilica. È in piedi davanti all'altare papale quando Ostrovskij entra dal portico. Il russo punta verso la cappella della Pietà. Quando Gabriel Allon finalmente lo raggiunge, il russo è in ginocchio davanti al basamento, il volto sollevato verso il soffitto, gli occhi fuori dalle orbite, i lineamenti della faccia irrigiditi in un'espressione di puro terrore, le mani serrate intorno alla gola. Ad Allon non resta che allontanarsi di gran carriera. È il restauratore più amato del Vaticano, come potrebbe giustificare la sua presenza lì, accanto al cadavere di un russo assassinato probabilmente con una letale dose di veleno? Come potrebbe svelare che lui è in realtà il miglior agente segreto di Israele? E che il russo è un libero giornalista di un settimanale di inchiesta sulle tracce di Ivan Borisovic Charkov, ex Quinta direzione generale del KGB, capo di un gigantesco impero finanziario? "Le regole di Mosca" ci offre un ritratto incomparabile della Nuova Russia e della sua capitale, una città in cui tutto sembra ancora ruotare attorno al primo principio della dottrina di Stalin: la morte risolve tutti i problemi. Niente uomini, niente problemi.

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3 di 5 su 2 recensioni

Verso la RussiaDi M. Amalia-16 giugno 2014

Seguire le intricate vicende in cui Allon viene coinvolto, in teoria sempre per l'ultima missione, non è impresa facile. Ma sotto un aspetto questi libri si connotano bene: si potrebbero con una certa agevolezza dividere i cosiddetti "cattivi" dai "meno cattivi". Non per nulla in questi romanzi nessuno è davvero buono, men che mai il principale di Allon, che – con la scusa di amarlo come un figlio – lo getta allo sbaraglio. E Allon sarebbe un artista tra i più competenti e ci si chiede come possa con tanta disinvoltura e abilità combattere e uccidere. Per tornare al libro, stavolta il pericolo per Israele viene dalla Russia post-sovietica, in cui gli oligarchi, ricchissimi trafficanti di armi e altro, vorrebbero la rovina del piccolo Paese, appendice europea in Medio Oriente. Si passa quindi dall'Italia, dove Allon stava lavorando per il Papa, alle gelide Russie, quella reale e quella che tanto ha terrorizzato i lettori di spionaggio, la Lubjanka, per intenderci. Il resto ce lo farà conoscere Allon, uomo di pochissime parole.

Aspettative deluseDi C. Luigi-24 novembre 2010

Attorno a questo libro si sono create aspettative andate purtroppo deluse. Mai era successo che la Giano pubblicizzasse un proprio libro sugli organi di stampa nazionale, ma il risultato alla fine è risultato quanto mai mediocre.