Re Tarquinio e il divino bastardo di Andrea Carandini edito da Rizzoli

Re Tarquinio e il divino bastardo

Editore:

Rizzoli

Data di Pubblicazione:
7 aprile 2010
EAN:

9788817039888

ISBN:

8817039888

Pagine:
171
Formato:
rilegato
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Libro Re Tarquinio e il divino bastardo di Andrea Carandini

Trama libro

578 A.C una congiura di aristocratici uccide Tarquinio Prisco, quinto re di Roma. Sua moglie, la regina Tanaquil, convince il popolo che il re non è morto ma giace ferito, e che le sue funzioni saranno rette da Servio Tullio. Ma chi è veramente quest'uomo che avrà presto in mano il destino di Roma? Le sue origini, come quelle di Romolo, sono avvolte in un mistero che ha resistito fino ai giorni nostri. Nato da una serva, Servio è per Tanaquil una sorta di figlio adottivo, cresciuto sotto la sua ala protettrice e per Tarquinio è il successore predestinato, a cui ha aperto la strada nominandolo comandante dell'esercito. È il "divino bastardo", un illegittimo dalla natura prodigiosa. Carandini ripercorre le tappe della sua ascesa, indagando storia e mito nelle fonti antiche e nell'affresco di una tomba di Vulci, che svela l'enigma di questo primo tiranno di Roma, riformatore e anticipatore della Repubblica. È la storia di un re nato servo che, contrastando i privilegi dei patrizi, apre la strada alle grandi riforme grazie alle quali Roma diventa una grande città e una potenza nel Mediterraneo.

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Recensioni degli utenti

5 di 5 su 1 recensione

Svelato il mistero della Tomba Francois di Vulci Di C. Andrea - 25 luglio 2010

La scrittura del Carandini narratore non perde in incisività né in chiarezza rispetto al Carandini archeologo. Originale e ben documentata ricostruzione della fine della monarchia in Roma antica. Carandini, basandosi sulle fonti antiche, dà una nuova interpretazione degli affreschi della tomba Francois di Vulci e getta nuova e rischiarante luce su due avvenimenti rimasti sempre in ombra nella storia ufficiale di Roma antica: la successione di Tarquinio Prisco e la morte di Servio Tullio. Dopo Romolo, anche le figure di Tarquinio Prisco e Servio Tullio emergono dalle nebbie del mito per immettersi direttamente nel grande flusso della Storia.